L'Italia Mensile

Cecilia Sala: intrigo internazionale

Augurando a ogni essere umano pace e bene, ci corre l’obbligo di segnalare che la signora Cecilia Sala, nota propagandista antirussa, anticinese, antipalestinese e antiraniana, guarda caso giornalista per Il Foglio, in contatto con i settori sionisti dell’opposizione antiraniana, è stata lasciata liberamente entrare dal governo di Teheran sul suolo iraniano.

Tuttavia, poiché tre giorni fa un imprenditore iraniano è stato arrestato a Malpensa, guarda un po’, non su mandato della giustizia italiana, ma dei servizi segreti statunitensi, avendo la signora Sala tutte gli elementi per essere trattenuta dalla giustizia iraniana, collaborando culturalmente con parte di quell’opposizione che ha messo in atto sul territorio iraniano attentati terroristici anche mortali, né è conseguito che il governo di Teheran, non essendo assolutamente il mostro dipinto oggi dai media occidentali e italiani, bensì semplicemente una nazione sovrana che non accetta ingerenze, abbia proceduto al fermo della signora.

Se dunque l’arresto dell’imprenditore iraniano a Malpensa è del tutto arbitrario, quello della signora Sala è giustificato ai sensi delle leggi vigenti nella Repubblica Islamica.

Solo Il Fatto Quotidiano parla giustamente di intrigo internazionale, il resto è piagnisteo, con una punta di ridicolo di Libero che parla di tagliagole armati dall’Iran, vero il contrario, se i terroristi dell’ISIS e altri simili son stati sconfitti in questo ultimo decennio in Medioriente è grazie all’opera e al sacrificio degli iraniani e dei loro alleati.