Nessuno osi parlar male dei miei fratelli di prigionia…
Ieri i soliti agenti permanenti dell’antifascismo… provocatori a soldo del regime… hanno gettato fango sugli imputati del 9 ottobre già vittime innocenti di una indegna custodia cautelare nei lager di questo Stato di Polizia in virtù di false accuse messi in piedi dalle sistemiche di regime e dalla narrazione mediatica manipolata ad arte dalle forze governative contiane… draghiane ed oggi meloniane… oggi vittime di indegna diffamazione.
Valga per tutti un monito!
Le visioni politiche o scelte militanti all’attualità della prima linea del 9 ottobre non minano ciò che fu e ciò che è stato!
E anche l’unità di destino nel processo…
E dunque… Nessun fraintendimento!
Nessuno osi toccare i miei computati ed i miei camerati di prigionia.
Tutti – nessuno escluso – gli imprigionati nei lager di Stato da Poggioreale a Regina Coeli a Rebibbia sono MARTIRI DELLA LOTTA PER LA LIBERTÀ!
Che oggi corrono il rischio di anni di galera a fronte di un castello di menzogne sorrette da false accuse e false testimonianze in aula.
Chi, da scimmietta ammaestrata, continua ad appoggiare la narrazione della Procura, della Digos e del mainstream si dichiara, oggi, senza se e senza ma, appartenente alle logge del sistema e si schiera apertamente contro il dissenso ed i MARITRI DELLA LIBERTÀ.
Ne prenda atto oggi per i giorni che verranno quando ci sarà “Verità e Giustizia” per il 9 ottobre!
Il 9 ottobre è stata una festa… una grande festa di popolo…
Una pentecoste di Libertà.
Il giorno del dissenso! Quando d’improvviso le barriere ideologiche furono abbattute dall’unità della lotta e da un moto di autentica resistenza popolare.
Davvero fu “né destra né sinistra!”…
Fu l’epopea di una vera terza posizione!
Di questo e solo di questo siamo colpevoli… di avere unito e non separato nella logica retriva degli opposti estremismi!
Quel giorno a Roma non ci fu devastazione e nessun devastatore.
Quel NOI SIAMO IL POPOLO urlato dalla piazza spaventò e spaventa ancora… partiti, sindacati, polizia… tirannia sanitaria e globalisti…
Non c’erano marionette con la bandiera rossa…
non siete riusciti ad avvelenare quella piazza con anti e veti…
Ci avevate provati in mille modi…
Continuate a provarci ancora…
Ma sia chiaro…
Le nostre strade di oggi… non cancelleranno mai quella prima linea d’azione, quel popolo, quel dissenso…
LA NOSTRA LOTTA PER LA LIBERTA’…