Una volta popolo e proletari si ritrovavano fuori la prima alla Scala di Milano per contestare le élite dominanti.
Ora nulla è cambiato, almeno dentro la Scala.
Tra privilegiati e milionari ritroviamo la Segre, chi urla “Viva l’Italia antifascista”, segni rossi in faccia, neo-femministe, destra filo-sinista, borghesi e radical-chic a braccetto…
Insomma destra bluet, sinistre fucsia, green e arcobaleno tutti insieme a cantare e plaudire mentre l’Italia cade a pezzi!
Cosa è mancato ieri sera a Milano?
Il popolo e i proletari in lotta, pronti a tirare uova ed ortaggi a questa schifosa élite dominate al servo del più arrogante globalismo.
Abbiamo nostalgia, come si faceva un tempo, di italiani arrabbiati che tiravano uova e ortaggi contro questi pupazzi con vestiti milionari simbolo di un potere corrotto e venduto, sempre più lontani dall’Italia vera, reale e profonda.
Quell’Italia che vorrebbe solo tornare ad essere indipendente e sovrana, sociale e popolare, libera e giusta.
L’Italia dentro la Scala non è l’Italia degli italiani!