Castellino (Italia Libera): Sindacati che usano lo stesso linguaggio del padrone. Finti dissidenti che cercano carezze di Digos, Questura e Mainstream!
Nei giorni scorsi avevamo noi in primis attaccato Repubblica per articoli falsi e tendenziosi sulla manifestazione di sabato scorso.
Eravamo stati molto chiari e rispettosi nei confronti degli organizzatori.
Chiarezza e rispetto che non è stato corrisposto da sedicenti sindacati e falsi dissidenti che, PER GIUSTIFICARE IL FLOP DELLA MANIFESTAZIONE, tentano di attaccare chi in Piazza non c’è stato, perché impossibilitato dalla repressione liberticida del regime o inventandosi una repressione mai subita dal sistema.
Perché non raccontate il perché nessuno è venuto in piazza sabato scorso?
Chi vi ha pagato i pullman vuoti venuti nella capitale?
L’evento, poco partecipato, in una piazza desolata e vuota, si è svolto nel pieno rispetto delle regole e nella più totale tranquillità.
Quindi, perché inventarsi conflittualità con il sistema che non esistono?
Eppure siete voi che avete garantito a Digos e Questura la “non presenza” di dissidenti scomodi…
Sempre voi eravate con tanti di noi il 9 ottobre in piazza, sia sul palco sia alla Cgil, eppure nessuna indagine vi ha sfiorati (per fortuna o per connivenza col regime?).
Sempre voi avete spalancato la porta, dopo il 9 ottobre, a politica e politici, addormentando e vendendovi la protesta.
Quindi, invece di dire baggianate e ripetere le storielle del mainstream, tra l’altro in una poco elegante e bugiarda “delazione alla feancese”, domandatevi perché Piazza San Giovanni era deserta…
Il Popolo del dissenso vi ha smascherato.
Non siete credibili.
Volete “resistere” con le pacche sulle spalle della Digos e con le carezze di media e TV.
Magari siete proprio voi quegli infiltrati e agenti segreti che stanno lavorando per criminalizzare e dividere ancor di più la resistenza.
Ormai usate il linguaggio del padrone, parlate di lavoro e libertà gettando fango su chi resiste da 30 mesi e – A DIFFERENZA VOSTRA – le piazze le ha sempre riempite.
Sindacati, padroni, amici del regime e “cappelloni matti” ancora una volta contro il popolo del dissenso…