Da decenni ormai denunciamo la mafia dei cosiddetti residence.
Cambiano nome, ma sono lo strumento ignobile con cui tutte le amministrazioni, da Veltroni ad Alemanno, da Raggi a Gualtieri, hanno (NON) affrontato l’emergenza abitativa ed arricchito i potentati di questa città.
Milioni e milioni di euro, DENARO DEI CITTADINI, versato nelle casse di palazzinari, banchieri, editori, Totti e speculatori romani, alla faccia degli ultimi.
2-3 mila euro al mese per stanze (NON CASE, CHIAMARLE TALI SAREBBE UN’OFFESA ALLA DIGNITÀ UMANA!) da 25-30 mq in quartieri sempre più fuori dal Grande Raccordo Anulare.
In questi giorni è scoppiato lo scandalo delle strutture di
via Tovaglieri e in via Val Cannuta, palazzi ormai fatuscenti dove abitano centinaia di famiglie.
Residence in condizioni di degrado assoluto: il Campidoglio paga affitti da decine di migliaia di euro.
Uno degli edifici è di proprietà della Ten Immobiliare dell’ex capitano giallorosso.
Con tutti questi soldi quante case popolari si sarebbero costruite?
Quanti beni pubblici sarebbero stati recuperati e destinati al popolo?
Invece si continua a far arricchire i veri padrini e padroni di Roma.
E poi blaterano di legalità…
I veri criminali sono loro, delinquenti in doppio petto che “pappano” sul proletariato e la disperazione degli ultimi.
Basta sfratti!
Basta soldi ai palazzinari.
Case per tutti!