Al peggio non c’è mai fine.
Leggendo oggi quanto scrive La Repubblica ne abbiamo la inconfutabile prova.
Un articolo gonfio di falsità afferenti la corretta informazione, una stucchevole retorica novecentesca, odio, bugie e veleno.
Ci chiediamo, Giuliano Foschini, il firmatario del pezzo, in quale mondo vive?
Continua ad apostrofare Castellino con appellativi che le sue scelte, parole e posizioni – nette, chiare, inequivocabili – non meritano, al solo fine di criminalizzare percorsi politici e culturali.
Per il suddetto giornalista del giornale degli Elakann il problema dell’Italia non è la partecipazione ad una guerra, ma Castellino e tutti coloro che hanno partecipato ad un convegno!
In Italia il pericolo sono i dissidenti, non chi ci sta portando ad un conflitto mondiale, al gelo e alla carestia.
Ancora una volta si vuole giocare alla “strategia della tensione” per bassi interesssi e odi ideologici, calpestando deontologia e informazione.
Noi vogliamo dirlo a tutti: noi siamo contro ogni violenza… quella del regime che sta affamando l’Italia e quella della repressione e del mainstream che vogliono soffocare il dissenso.
Poi, se stare dalla parte della pace, del lavoro, del popolo e della libertà, se chiedere l’uscita dalla Nato e dall’UE, essere anti-imperialisti, contro globalismo e neo-colonialismo è una colpa… siamo ORGOGLIOSAMENTE e CONSAPEVOLMENTE colpevoli!
La Reppubbluca riesuma dagli armadi vecchi fantasmi buoni per ogni stagione.
I suoi giornalisti non sanno fare altro… guardano, accecati dall’odio, ma non vedono.