Una premessa è d’obbligo: siamo sempre contro repressione e manganelli. Al di là di chi viene picchiato e rondellato.
Però leggere su La Repubblica articoli di preoccupazione sulla gestione dell’ordine pubblico in caso di vittorie delle destre ci fa venire la nausea.
Il tutto perché in Sicilia, ad un comizio della Meloni, un gruppo di “nostalgici degli opposti estremismi” è stato allontanato bruscamente dalla celere.
Dove erano i pennivendoli di Elkan quando la Polizia picchiava e manganellava i dissidenti contro coprifuoco e green pass?
Facevano bene la celere di Conte e Draghi a reprimere e soffocare con le botte il dissenso?
Gli idranti contro i manifestanti di Roma e Trieste erano “difesa della democrazia”?
Questo non è giornalismo, solo militanza politica faziosa e strumentale.
Noi diamo preoccupati della gestione dell’ordine pubblico non certo da oggi e nemmeno per una eventuale vittoria delle destre, ma da quando emergenze e leggi speciali e liberticida sono diventati prassi dei governi globalisti.