Roma deve diventare una Città a 15 minuti, una metropoli Great Reset, globalista, a misura della quarta rivoluzione industriale!
Da novembre partirà il piano Ztl e i nostri quartieri saranno circondati da pali e barriere, controllati da centinaia di telecamere.
Da qua a novembre il Sindaco ha annunciato un piano di “ritorno alla legalità e case per le famiglie in lista”.
Peccato che la presunta legalità sia fondata sull’ingiustizia sociale, così come gli alloggi da destinare – a chi in graduatoria – non sono case popolari nuove o strappate alla speculazione, ma quelle tolte ad altri romani.
Case sgombrate, tolte a chi andrà in mezzo alla strada, da anni (o decenni) in occupazione, magari in attesa di una sanatoria.
Il Campidoglio, con alle spalle i poteri forti, con la complicità dei movimenti che si sono venduti per un piatto di lenticchie, è pronto ad eseguire centinaia di sgomberi, alla faccia del diritto alla casa.
Purtroppo anche la cultura dell’egoismo e la poca partecipazione dei cittadini alle lotte e alle mobilitazioni hanno favorito questo processo.
Urge una nuova stagione di lotte e mobilitazioni, quotidiana, che svegli i romani e possa restituire il popolo ai quartieri, i quartieri al popolo!