A Roma hanno già cambiato nome agli uffici: “Dipartimento città 15 minuti”.
(Vedere timbro foto in allegato)
Se ne fregano delle proteste.
D’altronde anche il cosiddetto mondo del dissenso dovrebbe fare un pò di “mea culpa”.
Tra chi cerca le coccole di Lega e Fdi, tra chi gli abbracci di Alemanno o Rizzo, tra mitomani da social e promotori di referendum e raccolte firme, si perde il focus della protesta.
Serve cambiare i rapporti di forza realmente.
Lavorare per un fronte di liberazione popolare unitario e plurale.
Costruire forze militari capaci di trasformarsi in aggregazione di popolo e radicamento territoriale.
Tornare a riempire le piazze, senza sigle inutili, capi e capetti, senza mettere cappelli e cappelloni.
Come per la lotta contro il Green Pass, popolo e tricolori uniti per la libertà.
Roma Libera e Popolare deve alzare la testa.
Prima che sia troppo tardi!