L'Italia Mensile

CASO SALIS E LOTTA PER LA CASA: SOLITO TEATRINO ITALIANO

Giuliano Castellino

Ora in molti, dopo il caso Salis, parlano di questione Casa ed emergenza abitativa.

Come troppe volte accade è il mainstream che detta le danze con milioni di italiani pronti a ricadere nello scontro destra – sinistra e a dividersi grazie al veleno ideologico.

Nessuno che affronta la questione in maniera seria.

Ecco che invece di discutere sul tema Casa ci si divide in tifosi della Salis e tifosi contro la Salis.

Tra antifa scatenati e destri tutto “ordine e disciplina”.

Così abbiamo la Meloni che – invece di attaccare la Salis per altri mille buoni motivi – prova a criminalizzare e mostrificare tutta la lotta per il diritto all’abitare.

Con le occupazioni messe sotto processo.
Come se chi occupa una casa popolare fosse un privilegiato come la Salis.

Peccato che in occupazione non ci vivono solo la Salis e magari qualche altro “compagno” come lei (figli di una borghesia corrotta e radical-chic), ma milioni di italiani che non riescono a pagare né una rata di un mutuo, né un affitto.

Eppure i “destri” anti-Salis dovrebbero ricordare le parole di Ezra Pound che affermava: “l’affitto è un’usura”.
Per non parlare dei mutui…

Sapete che su un bene primario ed essenziale come la casa (che da Costituzione dovrebbe essere garantito ad ogni italiano) la banca con il mutuo applica il 100% di interessi?
Vero e proprio strozzinaggio.

Una casa, dopo 20-30 anni di mutuo, viene pagata il doppio del suo valore di mercato.

E ricordiamo che costruttori e palazzinari già speculano oltre il 200-300%.

E sì avete capito bene!
Una casa di 100 mq, costruita con operai specializzati, in regola, materiale all’avanguardia, in palazzi “stile Garbadella”, massimo 4 piani e immersi nel verde, costa finita massimo 90.000 euro.

Sul mercato trovate prezzi ben più alti.

Quindi chiediamo alla Meloni e a tutti i “legalitari”: è più immorale affittare e vendere una casa o occuparla?

È più immorale lasciare immobili vuoti e abbandonati, alla merce di palazzinari e speculatori, o occupare questi palazzi?

Noi anche questa volta preferiamo andare oltre.

Non stiamo né con la Salis né contro la Salis.

Ce ne freghiamo del solito circo, molto utile al sistema e rimaniamo a fianco degli italiani e di quelli che lottano per avere un tetto sopra la testa.

Qualcuno ha dimenticato, forse, che i diritti non si elemosinano… si conquistano.

Ed il diritto alla casa è il primo!

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