Caro Francesco,
questa volta il “caro” è sincero perché, davvero, ti scrivo col cuore in mano.
Ancora una volta torni a parlare (male) di me e della resistenza e del dissenso che in piccolissima parte rappresento.
Da settimane chiedo un incontro pubblico, un confronto, per parlare con te e i tuoi… per parlare del 9 ottobre e di tutte le menzogne che dicono (e anche tu dici) sul mio conto e di quelle che magari dicono sul tuo.
Ma non per difendermi o difenderci da accuse e menzogne, non siamo noi oggi la cosa più importante, ma per discutere concretamente di come salvare tutti noi, l’Italia e gli italiani.
Pandemia, dittatura sanitaria, apartheid del Green Pass… non sono riusciti a far spegnere il nostro ego, non sono stati superati né i personalismi né le divisioni tanto cari al regime.
Io, a differenza tua, non credo, però, né di avere la verità in tasca né di essere migliore o più bravo di nessun altro, ed è per questo, forse, che tanti che anche tu conosci intervengono alle mie iniziative, avendo messo da parte quell’idea sul 9 ottobre e sul sottoscritto che proprio i media “mostrificatori” avevano messo su.
A differenza di quanto tu mostri credere, io ritengo che tutti noi si sia modesti pezzi di un puzzle che, solo se unito e coeso, potrebbe rappresentare a pieno resistenza e dissenso.
Soffiano venti di terza guerra mondiale, non sarebbe il caso di fare tutti un bel passo indietro smettendola di fare i capponi di Renzo? I nostri attacchi reciproci mortificano la tanta brava gente che segue te, che segue me, che non segue né me né te e che, magari, si allontana o si avvicina dal movimento popolare proprio perché capponi come me e te non la smettono di ridicolizzarci e ridicolizzare?
Crediamo davvero che a qualcuno interessi del mio passato da camerata, se stavo con Fn o con qualcun altro o se tu sei ancora o meno massone o a quali partiti hai aderito in passato?
Tutti noi, prima della notte dell’ 8 marzo 2020, eravamo qualcosa o qualcun altro, nessuno può cancellarlo e, aggiungo, giudicarlo, ma era un altro mondo.
Quella notte, il golpe globale del Great Reset gettò via, insieme alla maschera, una “bomba atomica”, non su di me o su di te, ma sul mondo intero.
Oggi alla resistenza interessano le nostre posizioni su globalismo, emergenze, guerra, transizione ecologica, post umanesimo… su questo dobbiamo rispondere e confrontarci e non passare il tempo a fare a gara a chi è più figo o ha gli amici più fighi dell’altro.
Stiamo diventando, tutti, stucchevoli, dimenticando che prima di noi tutti c’è il popolo, la resistenza, la salvezza delle nostre vite e di quelle dei nostri figli e nipoti.
In bocca al lupo per la lotta
Giuliano Castellino
Buonasera Giuliano, giusto ed appropriato questo scritto, senza offesa e senza accuse. Il popolo ha necessità di carisma e competenze pulite e mirate, unione, compattezza e forza di idee e azioni. Lo stucchevole apparire non porta a nulla, la mente giusta, le menti giuste, calibrate, hanno il dovere morale di unirsi, essere esempio e compattare questo popolo frustrato, avvilito, fatto schiavo in meccanismi ed eventi senza freno ed etica. Ammiro la volontà nella speranza che sia contagio.
Un saluto da Viviana, una donna del popolo italiano.
L’appello di Umanita’ rivolto a Toscano e’ la cosa piu’ Vera che ho letto negli ultimi mesi.Wil Lupo!!