L'Italia Mensile

Berlusconi, le destre, le sinistre e la sindrome di Piazzale Loreto

Giuliano Castellino

È morto Silvio Berlusconi, leader indiscusso della politica italiana nell’ultimo trentennio.

Scese in campo nel 1994, dopo il golpe di Mani Pulite e l’assalto del Britannia.

Da quel momento divenne il nemico numero uno del deep state italiano e degli eredi del Partito Comunista.

Dopo le ghigliottine di Di Pietro la macchina gioiosa di Occhetto era convinta di governare per decenni…
Silvio fece saltare il tavolo.

Premesse d’obbligo: non siamo mai stati berlusconiani, non abbiamo mai sostenuto le sue posizioni, né abbiamo mai mangiato dal suo piatto.

Questo, a differenza delle destre e delle sinistre, ancora una volta ci pone in una posizione serena e di assoluta libertà intellettuale.

La prima cosa che vogliamo affermare è che sono infami ed ignobili gli insulti a Berlusconi oggi morto.

Purtroppo la sindrome di Piazzale Loreto è difficile da togliere agli italiani.

Poi…

Noi crediamo che Berlusconi abbia fatto il 90% di cose negative e solo un 10% positive.

Ma, c’è un ma sostanziale…

Iniziamo prima ad elencare le cose negative e che abbiamo sempre combattuto di Silvio.

Era un massone, iscritto alla P2, un palazzinaro, aveva strani rapporti con Cosa Nostra e le sue TV hanno devastato la cultura italiana e gli italiani.

Da “Drive In” a “Non è la Rai”, fino alla banda “Costanzo – De Filippi” Mediaset è stata la mano armata del 68 dei suoi “non valori”.

Grazie alla TV commerciale gli italiani sono diventati un popolo di viziati, viziosi, drogati, fluidi e relativisti…

Inoltre Berlusconi, anche da politico, non ha mai messo in discussione il capitalismo, né l’alleanza atlantica.

Furono i suoi governi a bombardare Iraq, Afghanistan e Libia.

Ora passiamo ai ma…

Quante volte Mister B è stato attaccato per tutte queste cose?
Quasi mai!

Anzi… in tutte queste cose ha trovato degli eredi e sostenitori fanatici e radicali.

Da destra a sinistra: sono tutti, ma tutti, a favore del Gay Pride, della Nato, delle guerre atlantiche, del sesso libero, del Gender Fluid, ecc ecc…

Mentre nessuno sarà in grado di fare quel poco di buono – unico nel panorama politico italiano – che ha fatto il tre volte Presidente del Consiglio.

Nessuno da oggi attaccherà il potere giacobino delle toghe militanti…

Nessuno potrà scongiurare una guerra mondiale come fatto quando tra Russia, Georgia e Nato stava per esplodere un conflitto simile a quello oggi in Ucraina…

Nessuno potrà più fare accordi euro-mediterranei, né difendere la nostra sovranità…

Nessuno oserà più affermare che la guerra in corso fu scatenata da un colpo di Stato euro-atlantico nel 2014 e che sono stati gli ucraini prima a massacrare i russofoni, poi a provocare la naturale reazione di Mosca…

Nessuno aprirà un dialogo con Putin e la Russia…

Nessuno governerà con la forza ed il consenso popolare.

Infine…

A destra non possono che inginocchiarsi di fronte a Berlusconi.
Senza di lui mai certi figuri, mediocri e vili, avrebbero mai fatto deputati, ministri, sindaci, governatori e persino Premier.

Anche le cosiddette destre radicali non possono certo attaccare chi, nel 2006, li accolse nella Casa delle Libertà. Tutti, nessuno escluso! Ma tutti tutti.

La sinistra farebbe bene a tacere e ricordarsi la guerra in Serbia, l’abrogazione dell’articolo 18, le leggi Biagio D’Antona, il Jobs Act.

Come diceva Agnelli: “per fare cose di destra servono governi di sinistra!”.

Per non parlare degli abbraccia con Monti, la Fornero, Draghi e Speranza.

La fine politica di Berlusconi fu nel 2011, quando un vero e proprio golpe eurocratico, attuato a colpi di spread, mise Monti a Palazzo Chigi e il Cavaliere fuori dal Senato.

Da quel giorno non finì solo Berlusconi, ma la sovranità popolare.

La tecnocrazia sferrò un attacco micidiale.

Da quel giorno i governi non trovarono più consenso dei cittadini, ma trovarono legittimazione a Washington, Bruxelles e Davos!

Non onoriamo Berlusconi, non era uno dei nostri…
Era comunque sistema, quel sistema che noi vorremmo cambiare profondamente e radicalmente, ma non ci associamo a chi esulta o peggio gode…

Né diremo che Berlusconi era il male dell’Italia né l’unico colpevole del disfacimento della nostra nazione.

Anzi.
Oltre ad essere anche simpatico, senza di lui il deep state e il regime è ancora più forte e senza più nemmeno qualche lampo di libertà e sovranità.

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