Dopo le parole del leader di FI, che tanto clamore avevano suscitato, su guerra e Russia, avevamo lanciato provocatoriamente un appello all’ex Presidente del Consiglio affinché si facesse portatore delle istanze delle piazze contro la guerra e le sanzioni.
Quella che avrebbe potuto rimanere soltanto una provocazione si è trasformata, invece, in un atto politico serio e propulsivo.
Infatti, Berlusconi sembra proprio aver accolto l’appello di Italia Libera: “Pace? Niente armi da Occidente e aiuti per ricostruire, così Zelensky tratterebbe”, ha detto.
A scanso di equivoci: non siamo mai stati berlusconiani, lo abbiamo attaccato per non aver fatto nulla per salvare Gheddafi nel 2011, atto che avrebbe restituito sovranità e autonomia energetica, visti gli accordi favorevoli conclusi allora con la Libia, all’Italia; continuiamo a contestarlo per non aver detto nulla in questi mesi sulla guerra e per il sostegno a Draghi su tutta la linea, Green Pass e ricatto vaccinale compresi, siamo lontanissimi dalle sue posizioni liberali e liberiste, ma, oggi, come ammesso anche da Vauro, anche lui di certo non berlusconiano, quella dell’ex Cavaliere è l’ unica voce libera in Parlamento.
Ecco perché, solo ed esclusivamente sul tema della guerra, ci auguriamo che queste sue specifiche posizioni possano aprire una breccia verso una pace che non può non passare attraverso quanto dichiarato anche dall’ex Presidente del Consiglio e attuale Senatore.
L’Italia ha bisogno di pace, lavoro e libertà, non di guerra, sanzioni e altre pseudo emergenze.