di Fabio C. Maguire
La Francia inspira la Germania.
Lunedì 27 marzo è previsto uno sciopero generale, in pieno stile parigino, che coinvolgerà tutti i settori dei trasporti pubblici, organizzato dal sindacato dei ferrovieri EVG e dalla sigla Verdi, questa proclamante il blocco del traffico aereo.
La mobilitazione è spinta da un malessere sociale sempre più crescente nei paesi europei, da problematiche inerenti al mondo del lavoro alla guerra, dall’inflazione ai salari.
L’obbiettivo primo dei scioperanti è un cospicuo aumento delle paghe con un incremento del 10,5% e un minimo di 500 euro aggiuntivi nelle buste paghe.
La mobilitazione dovrebbe radunare un numero altissimo di lavoratori, solo EVG rappresenta 230 mila impiegati di bus e ferrovie, e ci si aspetta un “effetto massiccio” dell’appello diffuso attraverso una comunicazione alla stampa.
Un movimento di tale portata non si registrava dal 1992 quando l’intera Repubblica fu paralizzata per diverse settimane.
Infatti analogamente alle proteste dell’92, da lunedì dovrebbero verificarsi disagi nella circolazione con un possibile blocco sistemico di tutte le vie di comunicazione come già avvertito da alcune associazioni federali degli aeroporti, che hanno invitato i passeggeri a rivisitare il loro programma di viaggio.
Lo sciopero dovrebbe iniziare alle 24 del 26 marzo per poi concludersi esattamente alla mezzanotte successiva, nonostante ciò potrebbe esserci l’eventualità di una proroga dell’orario con un estensione delle proteste anche ai giorni successivi.
I sindacati sono stati accusati di emulare il modello francese, definendo la durezza dello sciopero “immotivata e non necessaria”.
Le riunione a tavolino e le offerte responsabili però non hanno fin qui soddisfatto le esigenze della classe lavoratrice tedesca che torna nelle strade e si prepara a una nuova settimana di lotta.