Giuliano Castellino
L’attentato a Robert Fico segna il livello dello scontro internazionale in atto.
Alle soglie della terza guerra mondiale siamo nel mezzo della prima guerra civile globale.
In Georgia le masse pagate da Soros provano a replicare il golpe del 2014 di Kiev.
In Occidente ormai le tecnocrazie soffocano ogni sussulto di libertà e liberazione.
In Slovacchia si cerca di uccidere un capo di governo amato dal popolo, che ha stravinto le elezioni democratiche – ormai in odio alle oligarchie globaliste, perché simbolo di sovranità popolare – un programma di indipendenza nazionale, pace e Multipolarismo.
Le prime iniziative del governo slovacco, capitanato da Fico, sono andate tutte contro la Nato, l’Ue e l’Oms.
Definito populista e amico di Orban e Putin, i media occidentali lo considerano un nemico ed una minaccia, tanto da arrivare a giustificare il vile attentato di ieri.
Per la nostra Comunità Multipolare, per noi tecnoribelli e dissidenti de L’Italia Mensile, il Presidente Fico risulta un vero riferimento del proprio Paese e di chi lotta per un mondo multipolare.
Speriamo, da italiani ed europei, che il leader slovacco non passi alla storia come Enrico Mattei e Aldo Moro.
Ci stringiamo attorno al popolo slovacco, alla famiglia del premier Fico, al partito SMER.
Nel nome di combattenti come Fico anche in Italia le tante anime della resistenza dovrebbero dare vita ad una grande coalizione anti-sistema, autenticamente sovrana e popolare, multipolare e contro la guerra!