Aleksandr Dugin
Sono convinto che Trump abbiano tentato di ucciderlo le stesse persone e forze che stanno uccidendo noi, il popolo russo, i guerrieri russi, i bambini russi e le donne russe.
Si tratta di un unico continuum terroristico globalista di sinistra e liberale.
Se un tale bastardo uccide qualcuno, le vittime sono dalla parte giusta.
Qualcuno in rete ha subito notato l’inquietante somiglianza fisiognomica e stilistica tra Crooks e la terrorista Trepova.
Chi ha attentato a Fico, chi ha attentato a Trump, chi ha attentato a noi: un unico volto, un’unica rete, un unico nodo dove il nazismo ucraino è indissolubilmente legato al liberalismo e al marxismo culturale – alla comunità LGBT, a Schwab, Zuckerberg, Harari, Kurzweil e al Deep State americano.
Non è un caso che i social media di Crooks siano pieni di propaganda pro-Ucraina. È un fronte unito degli assassini del mondo e se quell’infame sta attentando a Trump, allora è dalla parte giusta.
E chiunque tenti di relativizzare la cosa sta consapevolmente o inconsapevolmente facendo il gioco degli assassini democratici.
A noi interessa sapere chi ha ragione e chi è il nemico in entrambi i Paesi. Non dovremmo essere indifferenti. Conosciamo Biden per i fatti, per i crimini, per i fiumi di sangue, e solo un russo con la coscienza atrofizzata o senza ragione può non augurare a questo vecchio squinternato un trapasso rapido e/o un disastroso fallimento alle elezioni.
Trump, al contrario, suscita solo simpatia, sta brillantemente resistendo seppur un millimetro dalla morte.
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