ASSANGE LIBERO!
È da molto tempo che nella rete circolano informazioni su un certo Julian Assange.
Ma chi è? E soprattutto, cosa ha fatto?
Julian Assange è un ex giornalista e attivista australiano che creò una piattaforma di decifrare codici segreti e di acquisizione di informazioni (soprattutto governative) “sotto banco”.
Questa piattaforma si ispira molto alla Wikipedia di Google, infatti si chiama Wikileaks.
Questo personaggio è considerato un nemico molto pericoloso per il governo americano perché già nel 2006 (anno della creazione di Wikileaks) Assange, con l’aiuto di un soldato americano che combatteva in Siria di nome Bradley Manning, riuscì a sottrarre molti documenti segreti sulla guerra in Iraq.
Inoltre, nel 2017 è stato accusato di violazione dell’Espionage Act (atto di spionaggio) durante il Russiagate (intrusioni da parte della Russia al fine di condizionare le elezioni presidenziali del 2016) per sospetto di aiutare i russi a far cambiare le sorti delle elezioni americane.
Infine, nel 2020 è iniziata l’inchiesta di estradizione di Assange, che potrebbe durare molti anni.
È molto evidente che il governo U.S.A. ci stia nascondendo molte cose da molti anni. Le informazioni ricavate e decifrate da Assange sono risultate vere.
Cosa ci nascondono i grandi padroni mondiali?
Ora che il Governo britannico il 17 Giugno scorso ha approvato la sua estradizione negli USA (sentenza che tra l’altro ribalta quella del Dicembre 2021); i legali del giornalista australiano hanno 14 giorni per presentare appello e dato che la difesa sul rischio di suicidio è stata respinta, si proverà a puntate su altri elementi e se anche questi non dovessero convincere il sistema giudiziario britannico, Assange potrà appellarsi alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Oppure chiedere un riesame che contesti la decisione del Ministro degli Interni britannico Priti Patel.
Sta di fatto che quello che è successo nei confronti di Assange è una vergogna ineguagliabile.
Condannarlo significa mettere in croce quel giornalismo veramente libero e significativo che rischia di sparire nel nulla.
In poche parole: nessun giornalista potrà svolgere normalmente il proprio lavoro.
I 175 anni di galera che rischia Assange, dimostrano che la verità fa paura al potere e a chi lo supporta…
In un momento di grande crisi per i media e in una società sempre più ipocrita, abbiamo assolutamente bisogno di personaggi come Assange che raccontino quello che succede nei campi di guerra e dei suoi crimini.
La verità non si ferma con i tribunali, tanto meno con le sbarre di una prigione
Di C.B.