di Fabio C. Maguire
Il Presidente Assad è stato intervistato da SKY News.
Ad avviso del leader siriano “l’obbiettivo del terrore” americano era la Siria, allo stesso modo “l’obbiettivo in Libia non era Gheddafi, ma la Libia stessa. In Iraq, l’obbiettivo non era Saddam Hussein, ma era l’Iraq.”
Seguendo nell’intervista il Presidente ha dichiarato che un’opposizione politica, che lui riconoscerebbe, “non dovrebbe essere imposta dall’esterno, ma deve avere una base popolare, un programma chiaro, una coscienza nazionale.”
“L’opposizione deve essere parte del popolo, non agenti dei servizi segreti stranieri.”
“Il popolo siriano non ha chiesto le dimissioni del Presidente.
I leader se ne vanno quando il popolo vuole, non per pressioni esterne.
Quando se ne vanno a causa di guerre e pressioni non si tratta di una rinuncia al potere ma semplicemente di una fuga.”
Nel suo discorso ha fatto anche riferimento alla Lega Araba, organizzazione regionale da cui la Siria fu espulsa dopo gli eventi del 2011 e in cui fu reintegrata nel 2023.
“La Lega Araba non è mai diventa una vera istituzione. Le relazioni con gli Stati arabi rimangono formali ma ciò che è emerso è la consapevolezza dei rischi che riguardano i singoli Stati”, ha dichiarato Assad.
Secondo il Presidente siriano, per quel che riguarda la posizione americana non c’è minima speranza che questa cambi.
Gli Stati Uniti sanno esclusivamente “chiedere, togliere per poi non dare nulla in cambio.”
Per quel che concerne la longeva amicizia con Russia e Iran, il leader siriano ha dichiarato che la Siria sa scegliere bene ì propri partner e dato che, “non abbiamo mai affermato di essere una grande potenza in grado di combattere da sola contro il mondo intero, abbiamo chiesto ai nostri amici di sostenerci perché avevamo bisogno di aiuto.”
La presenza russa in Siria è assolutamente legittima e in pieno rispetto della normativa internazionale perché fu il Presidente Assad a richiedere l’intervento dell’esercito di Mosca per contrastare le bande estremiste che terrorizzavano il paese.
Diversa è invece la posizione di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna che hanno ripetutamente bombardato ed invaso il paese senza che nessuna istituzione o carica politica siriana richiedesse loro un intervento.