di Fabio C. Maguire
Avevamo già parlato della decisione presa dal vertice dei ministri arabi di reintegrare la Siria nella Lega Araba dopo oltre dieci anni di isolamento politico, segnando una svolta di tendenza significativa a livello internazionale.
Oggi un altro passo verso il multipolarismo è stato compiuto.
Il Presidente siriano Bashar al Assad ha partecipato all’incontro dell’organizzazione in Arabia Saudita, un evento storico e impensabile fino a qualche mese fa.
Il leader siriano è intervenuto all’udienza con un discorso ben poco formale, politicamente esplicito e diretto.
A Gedda, Assad ha parlato di una grande opportunità, fornita dai cambiamenti internazionali, di costruire un mondo policentrico, promuovendo il multilateralismo e lo sviluppo.
Si è parlato di “una nuova fase di azione araba” per la solidarietà e per la pace, di un “azione congiunta che ha bisogno di visioni, strategie e obiettivi comuni. Ha bisogno di una politica unificata, di principi fermi e di meccanismi e controlli chiari.”
La nuova stagione politica sarà interessata alla crescita e alla prosperità, sostituendo il vecchio schema di guerra e distruzione made in USA.
Il Presidente ha fatto riferimento poi alla situazione palestinese, denunciando lo sporco massacro di civili, donne, bambini e anziani, lungo la Striscia di Gaza.
La condanna e la prevenzione dei copiosi crimini di Israele contro il popolo palestinese è una delle sfide del Consiglio proposte dal siriano Assad, intenzionato a sua volta a far fronte al pericoloso nazionalismo ottomano e al radicalismo islamico, a lungo sfruttato da guerrafondai occidentali.
In un mondo deviato dalla crisi liberista che corrompe l’uomo e lo priva della sua moralità e identità, la comunità araba deve consolidare il suo legame e salvaguardare la sua cultura, preservare la storia e i valori identitaria della nostra terra.
“Mai più interferenze straniere”, ha scandito in aula Assad, spiegando la “storica occasione per riorganizzare i nostri affari con la minima ingerenza straniera.”
Rivolgendosi direttamente all’Occidente, ha riferito che cosa prioritaria è la possibilità delle persone di auto-governarsi e gestire i propri affari, “evitando un’invadenza esterna”.
Il leader siriano ha concluso la sua presentazione al vertice della Lega Araba ringraziando i responsabili delle delegazioni che hanno accolto con favore la presenza di Damasco, informando di apprezzare significativamente l’impegno dei rispettivi governi nel purificare la politica regionale dal veleno militarista americano.
“Ringrazio il Custode delle Due Sante Moschee e Sua Altezza il Principe ereditario per il grande ruolo svolto dall’Arabia Saudita e per i suoi intensi sforzi per promuovere la riconciliazione nella nostra regione e per il successo di questo vertice”, ha concluso.
Con uno sbalorditivo cambio di fronte, la parte statunitense dell’Oman si è trovata isolata, con il capo delegazione costretto ad abbandonare la seduta anticipatamente.
Il Medio Oriente compie importanti passi verso la liberazione della regione dal giogo americano, marciando unitamente verso un mondo multipolare e libero.