Difficile parlare con dei “libertari” che hanno messo la testa sotto la sabbia di fronte alla più pesante limitazione delle libertà che è stato il Green Pass, ma, oggi, studenti universitari dei collettivi, come fate a non capire di essere manovrati?
Come fate a non comprendere che i manganelli che vi impediscono di impedire sono gli stessi che si sono accaniti contro quei milioni di italiani che non hanno accettato l‘ignobile ricatto di una tessera pseudo sanitaria necessaria a vivere?
Secondo la vostra concezione del fascismo, allora, non ci fu “fascismo”, ma, adesso, la vostra volontà di vietare a qualcuno il diritto di parola vi appare come democratica, ma, prelude invece a quel ritorno alla logica degli opposti estremismi che fu dei Servizi del sistema che dite di voler combattere.
Mai i manganelli dovrebbero aver acceso nelle scuole e nelle università, ma, ricordate, quale ambiente produsse i Lama e riflettete: la lotta per le libertà di tutti è lotta per la vera libertà, quella per la libertà di qualcuno nega la libertà degli altri.
Ora basta!
Il momento di aprire gli occhi è arrivato, le manganellate della Celere non fanno meno male se colpiscono i cinquantenni che chiedono lavoro e libertà e, oggi, quei manganelli potrebbero colpire chi, come voi, non ha mai voluto le guerre del Capitale.
Sarete in grado di capire, riuscirete finalmente a comprendere che, sinistra o destra che sia, il sistema sopravvive solo succhiando il sangue degli oppressi?
Da inguaribili ottimisti, un appello vi rivolgiamo: libertà di espressione per tutti, tranne che per il sistema, quello va rovesciato!
Affinché, finalmente, al popolo torni la parola, quel popolo che, il Great Reset, che, forse, non avete ben inquadrato, mistificando le vostre teorie, vorrebbe ridurre ad essere un (in) “felice” proletariato.