L’antifascismo farisaico e ritualistico è solo esercizio autoreferenziale, un accanimento terapeutico, replicato per assuefazione da una sinistra ormai morta…
Giuliano Castellino
Le 10.000 persone che hanno sfilato a Firenze?
Potremmo definirlo un corteo di dinosauri politici, definitivamente fuori dalla storia e da ogni logica contemporanea.
Residui bellici del secolo scorso, scorie, per fortuna sempre più minoritarie e marginali, di chi pensa all’impegno politico come se fosse un affare per reduci, uno spazio riservato a quei pochi nostalgici delle “guerre tra italiani”ancora in servizio.
A Firenze abbiamo visto in passerella un fronte unitario post catto-comunista, un bell’arcobaleno che ha unito partiti, sindacati e movimenti pseudo antagonisti, c’era persino qualche studente, riuscendo a schierare insieme tutti quelli che, nonostante i tre anni di tirannia sanitaria e apartheid del Green Pass, hanno avuto l’orgoglio della resilienza: muti, a casa rinchiusi e “accuccia!”.
Sembrava un po’ la continuazione di Sanremo, c’erano un pò tutti… il servizievole Landini – il cui vergognoso sostegno al massacro sanitario sul lavoro con obblighi vaccinali e Carta verde è stato coronato dal noto abbraccio con il banchiere Draghi – il camaleontico Giuseppe Conte – premier per tutte le stagioni e fedele esecutore della volontà del Comitato tecnico scientifico, l’uomo degli arresti di massa per Dpcm – e non poteva di certo mancare la star del momento, l’Obama “de noantri”, la Soros in gonnella Elly Schlein. Il resto era inevitabile contorno, da Saviano ai centri sociali, dai sindaci all’Anpi, la sinistra fucsia-arcobaleno c’era tutta, proprio come a Sanremo.
Cosa è riuscito ad unirli tutti, al di là di vecchie ruggini e antiche contrapposizioni?
La guerra? Il no alle sanzioni alla Russia? L’escalation imperialista della Nato? Le politiche ultra liberiste del governo? La difesa di salari e ammortizzatori sociali come il RdC? La lotta contro gli sfratti e per il diritto alla casa? O, forse, quella contro i tagli alla sanità e a difesa dell’istruzione pubblica?
Non scherziamo!Qui si fa a cazzotti davanti a un Liceo, altro che pericolo nucleare… il fantasma dell’antifascismo può tornare in vita, tentar non nuoce… male che vada, azione sempre meritoria per il sistema, gli italiani riceveranno una nuova dose di veleno ideologico che fa tanto strategia della tensione e opposti estremismi.
Per fortuna, siamo di fronte a un caso da Wwf, autorefenziali, hanno grande spazio mediatico ma è gente ormai schifata dai lavoratori, rifiutata dal proletariato, espulsa dalle periferie… Stanno e staranno con i capitalisti contro i socialisti, con Draghi, Biden e Zelensky contro i popoli.
Tra patrioti e Nato preferiscono i secondi, tra lavoratori e banchieri sceglieranno sempre gli usurai.