Diego Fusaro
Nel quadro della globalizzazione neoliberale, destra e sinistra sono egualmente espressioni dell’ordine dominante.
Si sorvegliano reciprocamente: la destra accusa di comunismo la sinistra ogni qualvolta questa provi – sempre più raramente, invero – a riproporre temi come il lavoro e i diritti sociali.
La sinistra accusa di fascismo la destra ogni qualvolta questa osi riproporre – sempre più raramente, invero – temi come la patria e la sovranità.
In tal guisa, destra e sinistra si sorvegliano reciprocamente, garantendo ciascuna l’aderenza piena all’estremo centro neoliberale da parte dell’altra.
“Ancora Italia” supera integralmente la destra e la sinistra, riproponendo i diritti sociali, la difesa del lavoro e la solidarietà comunitaria e, insieme, la patria e la sovranità come baluardo della democrazia e del socialismo.
Noi non siamo né di destra né di sinistra, dacché abbiamo superato dialetticamente entrambe, prendendo da ciascuna il meglio e rigettando da ciascuna il peggio.
Più precisamente, siamo rivoluzionari e socialisti nell’economia e nella politica e siamo conservatori nell’etica e nei valori.
Esattamente l’opposto del capitalismo, che oggi è conservatore nell’economia e nella politica ed è rivoluzionario – in senso regressivo – nell’etica e nei valori.