Per un fronte del dissenso, con le radici nella lotta per le libertà, per sfidare il Great Reset
Giuliano Castellino
Non una scelta solo politica, ma una decisione di campo.
È giunto il momento di superare divisioni e personalismi e costruire un grande e plurale fronte del dissenso, che affonda le sue radici nella lotta contro la narrazione terroristica e criminale del Covid e contro l’apartheid del Green Pass e scagli tutte le forze e le energie per opporsi al Great Reset.
La lotta di liberazione contro il capitalismo 4.0 e la quarta rivoluzione industriale ha bisogno di unione e partecipazione.
Ripartire dall’Italia!
Dalla sua storia, senza più pezzi mancanti.
Da Roma a Dante Alighieri, da Mazzini alle rivoluzioni sociali e nazionali, fino ai giorni nostri… quando un popolo unito come non mai ha sfidato la tirannia tecno-sanitaria.
Una forza culturale ed identitaria da difendere e rilanciare!
E sì, Ancora Italia, Libera, Popolare e Sovrana.
Oltre il 900, contro le destre e le sinistre, un popolo unito come non mai per l’indipendenza nazionale, la giustizia sociale, il pensiero forte contro quello debole e unico dominante.
Fare quadrato, lo insegnano i romani, perché sopravvivere non è più sufficiente.
Contrattaccare!
Efficacemente!
Coniugare Tricolore e comunitarismo, Patria e lotta di classe!
Il messaggio cristiano di Monsignor Viganò e quello marxista di Diego Fusaro.
Contro le destre bluet e le sinistre green, fucsia e arcobaleno, le due ali dell’aquila liberal-globalista.
Oltre le chiacchiere, i social, le polemiche…
Né nostalgimi, né radicismi.
Basta con i dinosauri della politica.
Contro l’antifascismo in assenza di fascismo e l’anticomunismo senza comunismo.
Andare oltre, fare sintesi, non perdersi in lunghe e noiose teorie.
Interventismo.
Azione.
Militanza.
Radicamento territoriale ed aggregazione popolare!
Perché popolo unito ogni minaccia è vana, il popolo unito non conosce sconfitta!