Dopo due anni da quella storica giornata del 5 settembre e dopo quasi un anno dal 9 ottobre i dissidenti si ritrovano a Roma.
Mentre i più sono impegnati in una suicida campagna elettorale, dove abbiamo visto i “capi e capetti” distruggere e ridicolizzare la proposta elettorale, la resistenza si ritrova al fianco dei lavoratori.
È bello tornare a Roma con i “dissidenti della prima ora”, con quelli che da 30 mesi sono sulle barricate. Segno che le piazze sono ancora di chi crede e lotta e non di pagliacci come Paragone e massoni come Toscano e Cunial.
Dove stavano questi signori mentre noi lottavamo per la libertà? Paragone a chiedere tamponi e vaccini per tutti, Rizzo a gridare “Viva la Cina, la scienza e le punture!”, Italexit a dire sì alla Transizione Ecologica. Nessuno ad opporsi alla guerra e alle nuove emergenze.
Sabato saremo in piazza con il fronte della resistenza unitario”.
Queste le parole di Angelo Giorgianni, magistrato sospeso per le sue posizioni libertarie, responsabile dell’Eretico e dell’organizzazione Mondiale della Vita