Allarme gas per l’Europa, le riserve si stanno esaurendo.
L’Europa sta esaurendo le sue riserve di gas naturale al ritmo più veloce degli ultimi sei anni.
Dall’inizio della stagione invernale ufficiale il 1° ottobre i livelli di stoccaggio di gas nell’UE e nel Regno Unito sono diminuiti di 83 terawattora, ha riferito il mese scorso l’analista energetico John Kemp.
Si tratta del tasso di prelievo più rapido dal 2016, ha affermato, aggiungendo che il tasso di prelievo è più di quattro volte più veloce della media dell’ultimo decennio.
Con questo livello di consumo, soprattutto dopo l’autocompiacimento degli ultimi due inverni, che sono stati più miti del solito, non sorprende che i prezzi suscitino alcune preoccupazioni.
La media di novembre del parametro di riferimento europeo per il gas, il Title Transfer Facility, è stata del 16% superiore alla media di ottobre, raggiungendo i 47 euro per megawattora. Si tratta di un aumento rispetto ai 25 euro per MWh del febbraio di quest’anno.
L’ondata di freddo che ha attraversato l’Atlantico ha intensificato le tensioni sul mercato, con temperature sotto lo zero che hanno colpito l’Europa nord-occidentale e il nord-est degli Stati Uniti”, ha dichiarato Quantum Commodity Intelligence in una recente nota.
Questo clima è abbastanza normale per l’inverno ma, ancora una volta, l’Europa si è compiaciuta negli ultimi due anni, scambiando la sua fortuna per un successo nelle politiche energetiche. Ora, oltre al freddo invernale e alla minore produzione di energia eolica, sta affrontando l’ulteriore pericolo di perdere gli ultimi resti di gas russo attraverso l’Ucraina.
Sembra che alcuni a Bruxelles non vedano questo problema.
Al contrario, la leadership europea vuole liberarsi del gas russo entro il 2027, continuando a operare nel proprio mondo irreale. Il problema è che le alternative sono più costose e la concorrenza è maggiore. Sembra, tuttavia, che ci possa essere un cambiamento di pensiero dopo che il commissario uscente per l’energia ha suggerito che i commercianti europei potrebbero acquistare il gas russo al confine con l’Ucraina.
Suggerimento che arriva prima della scadenza del 31 dicembre del contratto di transito del gas tra Gazprom e l’ucraina Naftogas, che quest’ultima ha ripetutamente segnalato di non voler rinnovare. Ciò significa che i flussi di gas russo termineranno nel bel mezzo dell’inverno,i prezzi non possono che salire, soprattutto perché aumenta anche la domanda dall’Asia e i prezzi del mercato spot del gas naturale liquefatto americano.
Fonte: https://scenarieconomici.it/allarme-gas-per-leuropa-le-riserve-si-stanno-esaurendo-ad-una-velocita-che-non-si-vedeva-dal-2016/
In poche parole la “guerra del gas” l’Europa l’ha persa e non poteva essere altrimenti.