di Fabio C. Maguire
Si apre il vertice dei BRICS a Johannesburg, in Sud Africa, un evento importante che plasmerà profondamente i rapporti multilaterali nello scacchiere internazionale.
All’incontro saranno presenti i cinque membri, nonché fondatori, Brasile, Russia, India, Sud Africa e Cina e, su invito del Presidente sudafricano Ramaphosa, parteciperanno oltre sessanta delegazioni di paesi provenienti dall’Africa, dall’America Latina e dall’Asia.
La vigilia del vertice era stata animata dalle numerose richieste d’adesione formulate da circa trenta paesi che verranno valutate nell’ultima udienza del Forum.
La Russia, vista la situazione straordinaria, sarà rappresentata sul posto dal Ministro degli Esteri Sergei Lavrov, mentre il Presidente Vladimir Putin, per motivi correlati all’inchiesta della Corte Penale Internazionale, parteciperà in videoconferenza.
Ad essere affrontati saranno principalmente i temi legati al processo di de-dollarizzazione e alle prospettive di creare una nuova moneta comune.
Sull’argomento sarà importante l’incontro con l’ex Presidente del Brasile, Dilma Rousseff, a capo della BRICS New Development Bank.
Ad ingigantire le aspettative dell’incontro sono state anche le dichiarazioni sopraggiunte da Pechino circa la necessità dei BRICS di “diventare il rivale geopolitico del G7.”
“Se espandiamo i BRICS in modo che siano responsabili di una quota del PIL globale, come il G7, allora la nostra voce comune nel mondo diventerà più forte”, ha dichiarato un funzionario cinese.
I BRICS potrebbe difatti, con l’apertura a nuovi membri, arrivare a rappresentare circa più della metà del PIL globale e soprattutto, con l’ingresso di Iran, Algeria ed Arabia Saudita, a possedere la quasi totalità mondiale delle riserve petrolifere e di gas.
I paesi membri dovranno calcolare attentamente i criteri d’ingresso in un vertice che potrebbe segnare l’inizio di una nuova epoca storica.
L’Occidente, che a lungo ha ostentato di rappresentare la maggioranza globale, verrà posto in una condizione di minoranza e di inferiorità.
L’incontro in Sud Africa potrebbe assestare un duro colpo all’ordine unipolare americano, rappresentare un dura ed amara sconfitta sul piano politico per l’intero blocco atlantico.
Nicolas Maduro, Presidente del Venezuela, ha parlato dei BRICS come “una grande calamita per coloro che vogliono un altro mondo, vale a dire la pace e la cooperazione.”
“Vorremmo far parte dei BRICS e accompagnare la costruzione di questa nuova architettura e politica globale multipolare.”