“I figli smettono di chiamarti “mamma” e cominciano a non vederti più. L’iter è sempre lo stesso: richiesta di separazione dalla violenza, “conflittualità della coppia genitoriale” pretesto per avviare una CTU, il perito depositerà in tribunale una realtà distorta. Nell’arco di cinque, sei mesi al massimo, i figli verranno collocati “altrove”. Si tratta di una “prassi” che opera con forza sui “minori” che vengono ingannati fino a pensare che il “problema” sia solo la mamma. “Le donne mentono sempre”. “Le donne strumentalizzano le denunce di violenza per ottenere benefici”, “se l’è cercata”, “aliena i figli”. Questi sono solo alcuni dei pregiudizi che la nostra società ha interiorizzato. Pregiudizi volti a neutralizzare la donna e a perpetuare una sudditanza e una discriminazione di genere in ogni settore, soprattutto in quello giuridico. A sentire le madri che ci sono passate è peggio che essere morte perché il dolore è sempre presente e non può essere superato con il tempo. È come una specie di “morte vivente”. In poche parole, tutto ciò che è vero viene capovolto e la madre da vittima diventa carnefice”.
Così Imma Cusmai, presidente del Comitato Femminicidio in Vita. Parteciperanno al congresso la deputata Stefania Ascari, già membro giustizia antimafia e prima firmataria del Codice Rosso, la giá senatrice Orietta Vanin, XVIII legislatura, commissione Diritti Umani e Cultura del Senato, Ida Grimaldi avvocata del foro di Vicenza. Nadia Somma, giornalista e co-autrice del libro “Senza Madre”. Imma Cusmai, presidente Comitato Femminicidio in Vita, Michela Nacca avvocata dell’associazione Maison Antigone. Sandro Salvati, CTU informatico. Antonia Murgo, psicologa. Elisa Torresin, attivista per i diritti umani. Manuela Bruschini del gruppo MaternaMente. Umberto Baccolo, giornalista. Nadia Mozenich, psicologo-psicoterapeuta. Sarà inoltre presente l’on Luana Zanella segretaria della Commissione bicamerale sul Femminicidio.
Modererá Emanuela Natoli, presidente dell’associazione MovimentiAMOci Vicenza. Il congresso si terrà presso il Comune di Vicenza sala Chiostro San Lorenzo, Piazza San Lorenzo n. 4 Vicenza. L’ingresso è libero con accredito da richiedere a: femminicidioinvita@journalist.com