Spesso i “duri e puri” della resistenza attaccano le elezioni e invitano all’astensionismo, come se questo fosse più radicale e rivoluzionario del VOTARE.
Come se votare fosse un tradimento della resistenza.
Eppure questo dissenso nasce in opposizione al Great Reset e alla sua agenda, che prevede pandemie, guerre, emergenze climatiche ed energetiche e post umanesimo… ma nel suo progetto 2020 – 2030 ha come obiettivo l’abbassamento del corpo elettorale al 25-30%, come succede negli Stati Uniti da decenni.
D’altronde le tecnocrazie vogliono svuotare governi, democrazie, costituzioni e sovranità popolari in nome delle strutture sovranazionali.
Questo video fa ridere, ma rende l’idea…
Un pò come il film “Come un gatto in tangenziale” dove tra “coatti e tutto è un magna magna” e post comunisti radical chic che parlano di povertà senza aver mai visto un povero, si consegnano quartieri, città e nazioni ai poteri forti.
Riflettere mondo del dissenso…