Non esiste razzismo nella lotta per i quartieri.
Mi viene da sorridere quando leggo i giornaloni di regime che accusano di razzismo Castellino o attaccano Italia Libera.
Io sono arabo e palestinese, sono anche amico e sodale di Castellino e militante di Italia Libera.
Da arabo e palestinese dico: cosa c’è di razzista nel lottare per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli?
O ad attaccare lo sradicamento dei popoli dalla loro terra?
È razzismo dire che l’immigrazione è uno strumento globalista? Che la tanto amata società capitalista multi-etnica sta fallendo?
È razzismo dire che bisogna tornare a mobilitarsi nei quartieri contro sfratti, degrado, abbandono?
O chiedere che i soldi degli italiani vengano investiti in vita, famiglia, lavoro, periferie e non nella guerra?
È violenza attaccare la società fluida, gender, virtuale, social, che produce Only Fan?
Oppure è razzismo e violenza attaccare i falsi miti e nuovi profeti rapper e trapper che stanno massacrando le nuove generazioni?
La Repubblica ed il mainstream sono solo faziosi ed in malafede.
Conosco Castellino da anni, uno dei pochissimi a lottare per la Palestina, sempre dalla parte dei più deboli, immigrati compresi (cosa ben diversa da essere per l’immigrazione selvaggia e senza regole).
Sempre nelle borgate, contro soprusi e ingiustizie.
Questo è lo spirito di Italia Libera: libertà e giustizia sociale.
Razziste e violente sono le campagne diffamatorie di chi usa la penna come un mitra.