Mi chiamo Adel Ahmad.
Sono un ragazzo palestinese.
Prima cosa: IO HO LE IDEE CHIARISSIME.
Non perché io sia presuntuoso, ma perché sono PALESTINESE.
A differenza di Contropiano, compagneria varia e tanti altri che millantano “amicizia e solidarietà” con la mia gente, per poi andare a braccetto “con gli amici dei nemici” della mia Terra martoriata.
Quando parlo di PALESTINA parlo della mia Terra, della mia vita, del mio vissuto.
Quando parlo della Lotta palestinese parlo della storia della mia famiglia.
Noi non rubiamo scatti, né andiamo dove non siamo ben accetti.
Siamo stati all’Ambasciata palestinese perché invitati dal presidente della Comunità, Yussef Salman, il quale, tra l’altro non ha mai negato lo scatto di quella foto con Castellino, e sabato scorso ci ha invitato ed accolti a Piazza Esquilino.
Tra l’altro, nel corso di quella manifestazione, ho anche preso parola, sono intervenuto col megafono ed ho parlato a nome di Italia Libera.
Ho salutato anche Castellino, impossibilitato ad intervenire, perché colpito da provvidementi liberticidi della Questura di Roma.
Il Presidente Yussef Salman è un mio amico, amico di famiglia e tra gli animatori di nostri gruppi…
Cari compagnucci di Contropiano, nostalgici del peggior antifascismo ed antifascisti di professione, capiamo che avete perso radicamento e consenso tra le periferie, che il popolo non riconosce più chi oggi va a braccetto con Landini, Fedez e Luxuria, che avete perduto i lavoratori per abbracciare il sindacato del padrone e il verbo immigrazionista… ma la vostra ipocrisia inizia ad essere stucchevole.
Avete tradito i lavoratori mettendovi dalla parte del compagno Speranza, della tirannia sanitaria e dell’aparthaid del Green Pass ed oggi ancora provate a parlare di “lavoro e libertà”?
Anche sulla guerra siete molto timidi e non sapete se stare con la Nato e l’Ucraina o con Putin e la Russia… fate pace col cervello!
Capiamo che “di merda negli ultimi 30 anni ne avete acciaccata tanta e troppa”, tra un articolo 18 abrogato ed un job act approvato, tra un Monti e un Draghi, tra la guerra in Serbia e quelle in Medio Oriente, tra stare con Greta ed il capitalismo 4.0…
Capiamo che ora vi risulta difficile giustificare i compagni Sala e Gualtieri, il loro piano Ztl e le città Green del Great Reset…
Ma fatela finita di provare a buttare merda, – “la stessa che vi è rimasta incrostata sotto i piedi” – addosso ai veri dissidenti, alla resistenza popolare e anche ai veri amici del popolo palestinese.
State catendo nel ridicoli nel migliore dei casi, nei peggiori vi dimostrate essere i soliti agenti della strategia della tensione e degli opposti estremismi…
Per fortuna il popolo vi ha voltato le spalle, ha innalzato il Tricolore nelle lotte sociali e anche in quelle per l’autodeterminazione dei popoli.
Fuori gli sfratti, tra i picchetti per il diritto alla casa, nelle battaglie di libertà contro il globalismo e la nuova rivoluzione industriale, nelle battaglie contro la guerra della Nato si innalzano i Tricolori e non trovano spazio le bandiere rosse-fucsia, quelle arcobaleno o blu della Nato, che oggi vi confondono tra le maglie dei palazzi del potere e i salotti radical chic.
Cosa c’entra l’antifascismo con la Palestina lo sapete solo voi…
In Palestina nemmeno sanno cosa sia ed oggi più che mai anche i palestinesi hanno chiuso col Novecento e guardano al futuro dei popoli contro l’imperialismo e il globalismo!
Voi, Contropiano, al soldo del padrone, amici di Ministri, Tribunali e Questure, smettetela di avvelenare popolo e lotte…
Siete dinosauri della politica, scorie della storia, rifiuti del secolo scorso…
Lasciate in pace la Palestina e chi, in totale buona fede come mio fratello Giuliano Castellino, lotta per la mia Terra e i diritti del mio popolo.
Quando parlate di noi, della causa palestinese ricordatevi sempre che mio padre era Nemer Mohamed Ahmad, dirigente Olp.
I miei cugini, minorenni e bambini, sangue del mio sangue, sono quasi tutti stati uccisi a Gaza dal piombo sionista.
Io sono nato e cresciuto a Gaza, sotto i missili israeliani, tra le pietre e gli Ulivi di Palestina, sono un figlio del sangue, non della saliva dei racconti raccontati, o dei blog e delle vostre elucubrazioni mentali.
Cari compagni di Contropiano rispettate storie e persone, percorsi e progetti…
La lotta per la Palestina è per la Pestina, non è anti cose che non ci appartengono.
Se poi qualche nostro “paesano”, mai vissuto nella nostra Terra martoriata, tira a campare con la mancia di qualche politico o deputato delle sinistre varie e si fa mettere in bocca le parole, è degno compagno della vostra compagneria…
Non certo un vero e fiero PALESTINESE.
A l’oro dei mercati abbiamo sempre preferito la schiena dritta degli uomini liberi.
Italia Libera, per la Palestina Libera!