Intervista ad Affaritaliani.
D. Rizzo è stupito di quello che è successo nelle regioni dell’est in Germania, con risultati così straordinari per le forze populiste?
R. La domanda non andrebbe fatta a me ma invece a quelli che hanno governato la Germania in questi anni, che hanno scelto la politica estera degli Stati Uniti, che sta affossando definitivamente in una crisi senza ritorno l’economia tedesca.
Ma dato che facciamo politica non possiamo esimerci dal riconoscere che questo risultato ribalta davvero il profilo che il mainstream ci voleva fornire. La limpida vittoria sovranista di AFD e di Sahra Wagenknecht terrorizza il sistema anche in Italia. Repubblica, il giornale degli Agnelli Elkann, usa il solito “antifascismo da passerella” gridando “all’onda nazi”, gli altri giornali ne negano invece l’esistenza, cancellando la notizia dalle prime pagine. Destra e sinistra non esistono più, la lotta vera è tra le multinazionali ed il popolo. Noi sappiamo cosa scegliere.
D. Ci spieghi meglio lei in Turingia in Sassonia sarebbe per un governo “Rosso Bruno“ tra Wagenknecht ed AFD?
R. Il tema è capire qual è il nemico principale e oggi in Europa il nemico principale del popolo è la guerra, l’asservimento alla grande finanza, il liberismo capitalista e globalista, che ci sta portando diritti verso l’olocausto nucleare, verso la fine delle nostre società dal punto di vista dello stato sociale e sta schiacciando sempre di più il ceto medio e la classe lavoratrice.
Mi spiego ancora meglio, il nostalgico che in una birreria saluta col braccio teso a me certamente non piace, ma è molto più pericoloso un oligarca occidentale che, sulla base dei propri interessi, decide di affossare le economie dei nostri paesi, quindi per dirla tutta, credo che in Francia in Germania il nemico da battere siano Macron e Scholz e quindi qualunque maggioranza, anche solo di scopo, per poi dividersi dopo, andrebbe fatta tra la Le Pen e Melanchon, tra AFD e Wagenknecht e via di questo passo.
D. E qui in Italia?
R. Ma qua dobbiamo avere la testa sulle spalle, esser modesti, siamo in un processo politico che è ancora rappresentato da nani rispetto ai giganti, ma se vogliamo dirla tutta, si vota in Umbria e in Liguria e io e Francesco Toscano, da provenienza diverse, io marxista, lui cattolico sociale potremmo costituire la novità del sovranismo popolare e segnare un’inversione di tendenza e un’innovazione rispetto alla politica italiana.
Se la gente capirà avremo di che divertirci. Destra e sinistra ormai sono facce della stessa medaglia e quindi, piuttosto che ripercorrere vecchie litanie, sarei più curioso di sapere cosa pensa uno come Vannacci dal punto di vista sociale, che non vecchi parrucconi di una sinistra inutile e dannosa per il popolo.