Per una resistenza comunitarista e antiglobalista
A destra, anche quella più radicale, abbiamo visto momenti di giubilo ed esultanza per le elezioni di La Russa e Fontana a presidenti di Senato e Camera.
Così come abbiamo visto reazioni isteriche e nostalgiche a sinistra.
Addirittura striscioni con i nomi dei neopresidenti capovolti, nel solco della tradizione degli scontri e degli odi legati al secolo scorso.
Insomma, abbiamo visto il solito teatrino novecentesco.
I post-fascisti felici di far “rosicare” gli “anti-fascisti senza fascismo”, gli “anti-fascisti senza fascismo” scatenati contro un fantomatico fascismo che non esiste.
Il tutto avviene mentre siamo ad un passo dalla terza guerra mondiale e nel bel mezzo di una crisi sociale senza precedenti.
A noi di questo scontro tra destra bluette e sinistra fucsia importa davvero poco, così come il teatrino degli “anti” di novecentesca memoria.
Noi ci opponiamo con forza a questa destra, perché “alternanza senza alternativa” alla sinistra, in un sistema liberale capitalista, che sta affamando gli italiani, li sta portando in guerra e, dopo due anni e mezzo di pandemia, li sta stritolando con caro bollette e caro vita.
Poco ci importa di scontri ideologici, mentre precarietà, disoccupazione, sfratti ed emergenze continuano a soffocare la vita di milioni di italiani e proletari.
Meloni o Letta cambia poco, in quanto entrambi servi di Washington e Bruxelles, delle forze apolidi ed internazionali, che impongono la tirannia dei mercati e della finanza su popoli e nazioni.
Destra o sinistra non cambia nulla, due facce dell’oppressione globalista che vuole la guerra della Nato!
Fico o Fontana, Casellati o La Russa, qual è la differenza?!
Sia Fico che Fontana hanno votato a favore dell’apartheid del Green Pass, sia Casellati che La Russa sono per l’imperialismo atlantico e per il partito mondiale della guerra.
Anzi, La Russa ce lo ricordiamo da Ministro della Difesa del governo Berlusconi bombardare la Libia e Gheddafi, compiacendo Nato e francesi, consegnando i libici al caos ed al terrore, costringendo migliaia di disperati nelle mani dei nuovi negrieri e portando l’Eni al fallimento.
Quindi abbiamo poco da essere soddisfatti!
Se Fontana sia stato un ultras del Verona, o abbia avuto posizioni filo russe – già rinnegate -, o abbia elargito denari ad associazioni pro vita e abbia fatto “ridere” qualche “destro radicale” poco ci importa rispetto al suo voto a favore del Green Pass e alle sue attuali posizioni sulla guerra!
Così come poco ci importa che La Russa abbia “comprato” qualche “dissidente”. Per noi rimane l’uomo di garanzia degli americani e simbolo dell’occupazione.
Questo giochetto destra-sinistra poco ci interessa, l’unica risposta è quella popolare e comunitaria, dove coniugare finalmente Fede, identità e lotte sociali, senza più fratture ideologiche.
Dove la lotta di classe porti al benessere di tutta la comunità nazionale, in una redistribuzione più equa del benessere collettivo, per un’autonomia popolare dai poteri finanziari ed internazionali.
L’Italia ha bisogno di pace, non di guerra. Di sovranità ed indipendenza, non di Nato, UE, Oms e Wef!
Ha bisogno di lavoro, giustizia sociale e libertà, non di veleni ideologici, nuove fratture e sfruttamento.
L’Italia ha bisogno di una resistenza comunitarista vera, forte, propulsiva che possa donare dignità e speranza ad un popolo intero.
Costituzione, pace e popolo non sono valori negoziabili: la lotta di liberazione nazionale iniziata 31 mesi fa continua senza sosta…
Conte, Draghi e Meloni sono solo burattini del grande capitale!
Il proletariato è in lotta per liberarsi dalle catene globaliste per un comunitarismo di liberazione e di fede!
Vogliamo che Don Camillo e Peppone possano finalmente lottare spalle a spalla, dove operai e combattenti, col rosario al collo, tricolore in mano, siano simboli di lavoro e difesa popolare e comunità di destino e non più di divisione.
di Giuliano Castellino
Perfettamente d’accordo con Castellino,premio la sua chiara esposizione chiara la nostra politica