di Fabio C. Maguire
Nell’incontro annuale di Davos ha presenziato anche il Presidente Vladimir Zelensky.
Il leader ucraino è intervenuto in un dibattito pubblico parlando dello scontro con Russia e delle ipotetiche conseguenze che ne potrebbero derivare per la NATO qualora Mosca riuscisse a raggiungere i suoi obbiettivi.
Il vertice svizzero è stato anche un importante palcoscenico da dove il Presidente Zelensky ha potuto promuovere ed esporre il piano di pace ucraino, nell’illusione di convincere anche i paesi più recalcitranti a sostenere Kiev e la sua soluzione alla crisi.
L’incontro è stato dunque un’opportunità per Zelensky di persuadere le personalità più illustre e popolari a livello internazionale, a sostenere l’Ucraina e ad abbandonare le relazioni con la Russia.
In primo luogo, Zelensky ha seguito scrupolosamente il vecchio copione occidentale, intervenendo con un discorso apocalittico con il quale ha voluto illustrare le insane intenzioni della Federazione Russa e del suo Presidente Vladimir Putin.
Secondo Zelensky, la Russia starebbe usufruendo dell’attuale stasi per quel che concerne il sostegno occidentale all’Ucraina.
Un vantaggio strategico che la Russia potrebbe utilizzare per colpire l’Europa e la NATO una volta conclusa la partita con l’Ucraina.
Zelensky ha presentato quello che sarà il potenziale scenario di una guerra mondiale con la Russia, da cui ne conseguirà automaticamente una vasta e terribile crisi in Europa da cui sarà arduo risollevarsi.
Queste parole sono state studiate con diligenza per cercare di ovviare il problema relativo agli aiuti occidentali.
Infatti, ne l’Unione Europea ne gli Stati Uniti hanno ancora approvato i pacchetti di aiuti per l’Ucraina e cercare di intimorire i delegati occidentali è ovviamente un tentativo della leadership ucraina per vincerne l’incertezza.
In secondo luogo, Zelensky ha tentato di sottrarre alla Russia i partner del Sud Globale, che stanno conoscendo un periodo di grande crescita grazie alla collaborazione con Mosca.
Le velleità del Presidente ucraino si sono spente in pochi istanti, in particolare quando il Primo Ministro cinese, Li Qiang, ha respinto la richiesta di incontrare Zelensky per discutere della guerra e delle relazioni bilaterali.
A darne la notizia è stato Politico che ha scritto del “grande desiderio dei leader ucraini di incontrare i delegati cinesi a Davos.”
Secondo l’Agenzia, questo è stato un duro colpo per Kiev che vede costantemente perdere sostegno su scala globale.
La Cina ha inoltre sabotato l’incontro relativo ai negoziati congiuntamente con un altro consistente numero di paesi del Sud del mondo.
Questo è un segnale chiaro con cui la Cina intende manifestare il proprio sostegno alla Russia, come ha dichiarato un rappresentante cinese poco dopo l’accaduto: “la Cina ha rifiutato qualsiasi incontro dopo che la Russia l’ha invitata ad interrompere le relazioni diplomatiche con l’Ucraina.”
Dichiarazione iconica che evidenzia pienamente l’attuale dicotomia che si sta materializzando sullo scacchiere internazionale.