di Fabio C. Maguire
Washington si prepara ad isolare Kiev.
Dopo che il Presidente della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, è stato estromesso con una mozione singolare nella storia americana, la Casa Bianca deve riconsiderare il suo sostegno all’Ucraina.
Il Presidente Joe Biden sta abbandonando l’idea di presentare un ulteriore pacchetto da 24 miliardi di dollari, una cifra spropositata che dovrebbe coprire le spese dell’Ucraina per il 2024.
Secondo l’amministrazione presidenziale, vista l’incertezza e l’imprevedibilità della Camera, non verrà perseguita la richiesta di finanziamenti supplementari.
La CNN ha definito le possibilità che Kiev possa ricevere da Washington ulteriori fondi sono molto “spettrali”.
Questo si deve ad una larga parte della politica americana che vorrebbe vedere i soldi dei contribuenti statunitensi essere investiti e spesi per le problematiche interne del paese, sempre più stringenti e spinose.
E l’espulsione di McCarthy dalla Camera è un segnale chiaro ed inequivocabile che denota l’astenia di una considerevole parte della società americana.
Lo Speaker repubblicano è stato rimosso perché accusato di aver sostenuto segretamente un nuovo pacchetto di aiuti proposto da Biden per l’Ucraina.
L’intransigenza del Partito Repubblicano si deve all’esito negativo delle politiche della Casa Bianca a livello internazionale che hanno condannato centinaia di migliaia di cittadini americani alla povertà.
E proprio l’incapacità di Biden ha permesso all’ex Presidente Donald Trump di avanzare ancora nei sondaggi e di venir considerato come l’unica speranza di salvezza per gli Stati Uniti.
Non è un caso che è stato presentato come sostituto di McCarthy per ricoprire e la carica di Presidente della Camera, seppur solo per breve tempo.
Paradigmatiche sono le dichiarazioni della deputata Marjorie Taylor Greene che ha indicato come unica scelta Donald Trump.
Secondo la diplomatica, The Donald è stato l’unico che, attraverso politiche mirate, ha bloccato “i globalisti e i comunisti più di chiunque altro. È il leader del Partito Repubblicano l’unica persona di cui possiamo fidarci per salvare l’America.”
E l’ex inquilino della Casa Bianca ha detto di essere disponibile per l’incarico, anche se solo per un periodo di novanta giorni.
Le elezioni si svolgeranno l’11 ottobre e se Trump dovesse riuscire a fare irruzione alla Camera sarebbe davvero un duro colpo per Biden e la sua cricca di democratici che hanno tentato, per oltre un anno, di metterlo dietro le sbarre con accuse inventate.
E proprio mentre dichiarava la su disponibilità a subentrare come Speaker, The Donald ha suggerito di smettere completamente di armare l’Ucraina.
Se Donald Trump dovesse essere eletto come leader della Camera, Kiev potrebbe avere seri problemi per continuare a combattere e resistere all’esercito russo.
In Europa, invece, le notizie che arrivano dall’altra sponda dell’Atlantico preoccupano seriamente perché se l’America dovesse abbandonare il sostegno all’Ucraina la responsabilità degli aiuti ricadrebbe completamente sull’Unione Europea.
Così il Capo della politica estera dell’Unione, Joseph Borrell, ha commentato il voltafaccia di Washington: “L’UE non può sostituire gli aiuti americani a Kiev, anche se ora l’Europa sta aumentando l’assistenza.”
Intanto, la Russia ha ripreso le azioni offensive nel nord-est del paese, avanzando ed occupando importanti roccaforti ucraine.