L'Italia Mensile

APPELLO A TUTTI I DISSIDENTI

Unità del popolo del dissenso? Necessaria direzione strategica unitaria

Mettiamo subito le cose in chiaro: il nostro appello all’unità va oltre – se non contro – capi e capetti, più o meno teleguidati, del mondo del dissenso.

Non è certo rivolto ai Rizzo o agli Alemanno – letteralmente catapultati sulla scena (sia dal mainstream, che dai canali “alternativi” (come dire?), “addomesticati”) dopo la straordinaria giornata del 9 ottobre 2021, che tanta paura fece al regime – né ad altri soggetti che siano funzionali alla riproposizione dei vecchi schemi dello scontro destra-sinistra, che troppo a lungo è servito a seminare odio e morte in mezzo al popolo, secondo i noti meccanismi di salvaguardia del regime stesso ben collaudati con la diabolica strategia della tensione.

Così come non è nostra intenzione continuare a parlare con chi, quando la repressione si è abbattuta sulla prima linea della resistenza, le ha di fatto voltato le spalle perché si è accodato alla demonizzazione proveniente dal sistema e alle consuete narrazioni del mainstream per tentare di seppellirci.

Né il nemico schierato di fronte né quello, in ordine sparso, piazzato dal nemico stesso in mezzo a noi aveva compreso che eravamo semi di libertà, ché ogni sana e autentica rivoluzione popolare germoglia dal sacrificio dei propri martiri, testimoni di Libertà.

Abbiamo memoria, conosciamo la storia occultata di questa nazione magnifica e disgraziata, e siamo stati capaci di imparare la nuova lezione che i tempi ci impartivano senza tanti complimenti.

Portatori di idee vive, non legati a forme antiquarie da restaurare ad ogni costo, rivolgiamo il nostro appello a tutto il popolo del dissenso, a tutti gli italiani che resistono, a chi non ha creduto e continua a non credere, ormai, a tutta la propaganda prezzolata che ci viene propinata fino a travalicare lo stesso sprezzo del ridicolo.

E non solo a chi, eroe semplice del nostro tempo, non ha ceduto ai ricatti “sanitari”, ma anche a chi si è dovuto piegare o ha iniziato a comprendere solo dopo aver subito, o visto subire dai propri cari, quei gravi, quando non fatali, effetti avversi di fronte ai quali in troppi si comportano da struzzi.

Ci rivolgiamo ai milioni di italiani contrari a questa folle guerra alla Russia, disgustati dalla Nato, dall’Ue, dall’Oms.

Uomini e donne che hanno a cuore l’indipendenza nazionale, la sovranità popolare e la giustizia sociale.

Ci rivolgiamo a chi non si piega alla vorticosa tirannia delle pseudo emergenze,
da quella sanitaria a quella ecologico-climatica, a quella alimentare, a chi sta resistendo alle Ztl, alle Smart City, alle Città 15 minuti.

Siamo con chi sta lottando per le libertà fondamentali, contro la società orwelliana del controllo e della sorveglianza, le telecamere, i riconoscimenti facciali e biometrici, i Daspo e i recinti di ogni genere.

Qualcosa è cambiato nel corso degli ultimi tre anni (e non solo in peggio), e questa controtendenza potrebbe essere letale per il regime: il ribelle e il cattolico, il camerata e il cittadino attivo, l’antagonista e il lavoratore, il militante e il simpatizzante – spesso in crisi perché non capiti dal proprio mondo di provenienza – hanno iniziato a confrontarsi e, soprattutto, a battersi insieme.

Nuove fratellanze e nuove contrapposizioni sono ormai realtà, e le follie gender, con la relativa sovversione dell’ordine naturale che esse comportano, hanno fatto svegliare tanti anche a chi mai si era mobilitato.

Anche persone in buona fede che si battevano per la lotta di classe e non per gli pseudo diritti ipoteticamente derivanti solo da determinati, e sempre meglio catalogati, gusti sessuali si sono uniti alla resistenza nazional-popolare e hanno innalzato il Tricolore.

Serve una mobilitazione popolare per il lavoro, contro il caro-vita, la tirannia finanziaria, l’usura bancaria; essendo lavoratori, famiglie, cittadini attivi e consapevoli ai nostri simili ci rivolgiamo, per l’identità e l’appartenenza, la lotta e l’unità popolare.

Un fantasma si aggira per l’Europa (e nel mondo)

Lo spettro del pensiero altro, quello che unisce il popolo contro le astrazioni perverse del non pensiero, unico e dominante.

Ecco perché non crediamo in un solo movimento che possa dar voce ed efficacia alla necessità di rappresentare vecchie e nuove consapevolezze – e, del resto, la mitomania dei “capi” social o la viltà di certi tristi figuri ne renderebbero impossibile la realizzazione – ma vogliamo, questo sì e fortemente – invertire la tendenza.

Se l’attacco proviene da un grosso galeone, non è detto che la risposta debba essere la costruzione di un’altra, identica e speculare grande nave da guerra (ad oggi, come già detto, impossibile da mettere in cantiere), ma attaccando con centinaia di imbarcazioni veloci e leggere, che vadano però nella medesima direzione e con il medesimo obiettivo, si può AFFONDARE LA FLOTTA GLOBALISTA!

Da qui la necessità di una direzione strategica unitaria per la cui realizzazione sottoscriviamo questo appello: il rispetto di ogni singola storia e specificità deve condurre all’unità nella pluralità.

Bisogna fare in fretta, prima che la multinazionale di turno chiuda il cantiere per rimpiazzarlo con un bel centro commerciale.

La resistenza al golpe globale del Great Reset è qui e ora…
Se non siamo in grado di capirlo rischiamo di soccombere.

” (…) Ho sognato che eravamo
un unico destino
un solo canto unanime
su un unico cammino.
Non più impegnati
a redigere barriere
per servire gli interessi di assetati di potere.
Non più divisi
un’unica realtà
un’unica bandiera
di una sola identità.
Da un solo oceano
fluiscono mille rivoli
in una sola piazza
conducon mille vicoli.
Ma laggiù
laggiù sull’orizzonte
vedo una marea che monta
da un oceano di guerrieri (…)”

Un commento su “APPELLO A TUTTI I DISSIDENTI

  1. semplice.. come bere un bicchiere d’acqua.. tutti i grandi Maestri della storia umana ci hanno già mostrato la “Via” .. puoi scegliere la direzione, e seguire le tue aspirazioni e le tue analisi speculative della realtà, ma solo una cosa è certa.. il Nostro Essere “animali liberi” con il “divino dono” della capacità funzionale e fisiologica di comunicare e trasmettere, VIVE da Essere Umano solo se è INCORRUTTIBILE.. se NON CORROTTO l’uomo e la donna vivranno da Liberi Spiriti Anarchici e Sociali quale È loro NATURA… il “globalismo” appartiene a chi vuole possedere.. e la NATURA NON POSSIEDE.. la Natura È..!! solo chi NON È CORROTTO non vuole possedere.. chi vuole possedere è felice della sua sopravvivenza e cerca l’eternità, la cerca con ogni mezzo materiale, corrompe ed è CORROTTO fino al midollo, con la Scienza vuole raggiungere l’immortalità.. il bene, e la felicità suprema, infinita… di cosa.???? .. ponetevi questa domanda: chi, tra i Maestri del passato, è rimasto immortale, presente nei nostri cuori e nelle nostre emozioni ??? … DIOGENE, GESÙ, DANTE ….. INCORRUTTIBILI

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