di Fabio C. Maguire
Al vertice in Sud Africa sono stati raggiunti importanti risultati.
L’espansione dell’Organizzazione dei Cinque è stata ufficialmente approvata e, dal primo gennaio, saranno sei i paesi che entreranno a far parte dell’Alleanza.
Iran, Argentina, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Etiopia ed Egitto sono stati accolti nei BRICS all’incontro di Johannesburg, segnando una cesura storica nell’ordine internazionale.
La nuova composizione permetterà all’Alleanza del Sud Globale di controllare quasi il 50% della produzione mondiale di petrolio, rappresentare il 30% dell’economia mondiale e il 25% dell’esportazioni di beni.
Un nuovo profilo che apporterà un maggior peso a livello internazionale, rendendo i BRICS un corpo unitario di paesi, privo di vincoli ideologici, in grado di rappresentare una valida alternativa al dominio globale del G7.
Infatti, i paesi BRICS rappresentano una quota maggiore dell’economia mondiale, circa 56.000 miliardi di dollari, rispetto ai paesi del G7, 52.000 miliardi di dollari, utilizzando il PIL a parità dei poteri d’acquisto.
Un divario destinato a crescere nel 2028, con il G7 al 27.8% e i BRICS al 33.7% come percentuale dell’economica globale.
I BRICS rappresentano, inoltre, circa il 46% della popolazione mondiale, un dato che aumenterà esponenzialmente se dovessero essere approvate nuove adesioni nel prossimo futuro.
A rendere l’idea è stato Jeffrey Sachs, blasonato economista statunitense, che, in una recente intervista al settimanale svizzero Die Weltwoche, ha dichiarato: “siamo già in un mondo post americano e post occidentale.
Siamo in un mondo veramente multipolare. Siamo in un mondo in cui i paesi dei BRICS sono più grandi dei paesi del G7 e gli Stati Uniti non accettano questa transizione.”
Secondo Sachs, che è stato consigliere di numerosi politici, la Casa Bianca resta convinta di controllare un sistema internazionale dove solo Russia e Cina sono i ribelli, ma seguendo questa logica per l’economista americano gli “Stati Uniti sono indietro di un quarto di secolo”.
Washigton dovrebbe accettare la realtà e non ostinarsi a porre resistenza ad un mondo multipolare, aumentando così il rischio di conflitti globali.
L’esperto conclude che l’Occidente non ha bisogno di rivali, non ha bisogno persino della NATO. Ciò di cui ha realmente bisognol’Europa, cosi come il Nord America, spiega Sachs, “è avere relazioni normali con Russia, Cina, India e Brasile e all’improvviso le cose sarebbero molto diverse.”
Un secondo aspetto rilevante è stato l’annuncio di un nuovo sistema di pagamento, il BRICS Play.
Questa è una piattaforma di pagamenti digitali sviluppata congiuntamente dai paesi membri dei BRICS che mira a consentire pagamenti digitali tra i diversi paesi nel formato BRICS PLUS, permettendo alle imprese e ai consumatori di effettuare e ricevere pagamenti nella loro valuta locale in modo sicuro e senza interruzioni.
Un piccolo ma significativo passa verso la de-dollarizzazione delle relazioni economiche-commerciali.