di Fabio C. Maguire
La Finlandia è ufficialmente un membro della NATO.
Sono stati firmati i documenti inerenti all’adesione a Bruxelles, nella mattinata del 4 aprile.
Il Trattato del Nord Atlantico allungherà i suoi confini con la Federazione Russa di altri 1.340 chilometri.
L’ingresso di Helsinki nel Patto Atlantico, che non correva minimamente il rischio di essere attaccata da Mosca, sottolinea il vero e unico interesse della sua leadership, ovvero aumentare la pressione e l’espansione ai confini della Russia.
Con la presa della Scandinavia si vuole perseguire quella missione tanto ambiziosa che è oggi motivo di scontro in Ucraina, ossia sottrarre spazio vitale alla Russia e completare il suo accerchiamento/isolamento con Mosca e San Pietroburgo sotto il tiro dei cannoni NATO.
L’obbiettivo non è difendere nessuna libertà e democrazia, tesi spesso utilizzata per giustificare guerre e massacri militari, ma rafforzare le proprie posizioni, garantendosi una superiorità territoriale tattica anche a costo di sacrificare vite umane, nei confronti di un nemico considerato dai vertici del Pentagono troppo pericoloso e invadente, capace di annullare l’egemonia pluridecennale degli Yankee.
Non potendo fare altrimenti oggi, a noi cittadini europei, non resta altro che “lavorare affinché le società civili europee voltino le spalle alla Von der Layen isolandola sempre di più. Dobbiamo lavorare affinché diventi sempre più chiaro che il suo potere non ha nessuna base di consenso popolare.”
Con la parole di Orsini “grazie a questa donna, Biden fa quel che vuole dell’Europa”.
La sua politica è orientata a mantenere il vecchio continente in una condizione di “stato vassallo”, in un paradigma di rapporto nel quale il Senior, gli USA, mantengono il fedele, Europa, il quale offre in cambio servizi e assicura fedeltà.
La politica espansiva della NATO è la vera causa di guerra e caos nel mondo, negarlo vuol dire disconoscere la realtà e la storia.