Esili come fili d’erba, camminano come sospinte dal vento.
Il vento della rabbia generata dall’ingiustizia di vedere i propri figli svegliati di soprassalto nella notte e cacciati dal loro lettino per far spazio ad altri poveri bambini.
“Perché mio figlio vale meno degli altri figli?” ripetono a sé stesse.
“Perché mio figlio vale meno degli altri figli?” gridano al mondo?
La risposta è che i loro figli, i figli dei proletari, i NOSTRI figli, hanno valore solo in base agli interessi di chi ci comanda, valgono più o meno a seconda dell’uso che se ne può fare.
Una nazione degna ha il dovere di restituire serenità a queste donne e ai loro figli.
Il governante ricco continua a schiacciare il povero suddito, sposta le pedine in base ai propri interessi, è solo un sadico gioco il cui unico fine è quello di generare odio tra i più deboli.
Dividi e comanda.
Annienta e conquista.
Quello che però non hanno capito è che queste esili donne, proprio come i fili d’erba, non si faranno portare via dal vento ma rimarranno salde al loro posto a lottare per il loro futuro e quello dei loro figli.
Quando la donna lotta, la donna vince.
Vinceremo!