di Fabio C. Maguire
La Madonna di Vladimir è una delle più importanti icone religiose appartenente alla chiese ortodossa e risalente al secolo XII.
Il celebre manufatto deve la sua fama alla propria natura miracolosa e salvifica che caratterizzò la sua storia plurisecolare e la grande devozione del popolo russo.
Infatti la Madre di Dio viene considerata la protettrice della Russia e della sua sacra terra contro le aggressioni straniere e le “minacce pagane”.
Va ricordata una sua celebre apparizione durante il secondo conflitto mondiale, proprio mentre il nemico era alle porte e la capitolazione di Mosca era prossima.
L’offensiva del Terzo Reich, iniziata nel giugno del 1941, si mosse verso tre direzioni, verso tre città strategiche e simboliche dell’Unione Sovietica che furono rase al suolo e completamente devastate.
Uno di questi tre punti cittadini nevralgici fu Leningrado, attuale San Pietroburgo, che fu teatro di duri ed intensi scontri che segnò, insieme alla vittoria di Stalingrado, l’inizio della disfatta tedesca e la controffensiva sovietica che condusse nel maggio del 1945 la Russia alla vittoria.
Proprio nella città che portò il nome del leader bolscevico, si verificò un evento unico, singolare e carico di spiritualità che ruppe tutti i principi e i legami con quell’ateismo scientifico marxista di cui Stalin ne fu paladino per anni.
Vista la critica situazione e l’impotenza iniziale dell’Armata Rossa nel fronteggiare il nemico, su consiglio di un venerato asceta ortodosso libanese, tal Padre Elia, affidò nelle mani della Vergine Maria il cuore e le sorti della Russia.
Nel dicembre del 1941 fece volare a bordo di un aereo militare l’icona della Madonna di Vladimir, liberò tutti i sacerdoti rinchiusi nelle carceri e portò l’immagine della Theotókos in processione a Mosca e Stalingrado.
L’esercito sovietico riuscì a respingere la minaccia del nemico e la Russia e la sua gente furono salvati.
A seguito di questi fatti la politica stalinista verso la Chiesa ortodossa si attenuò notevolmente e una nuova fase di apertura e conoscenza religiosa si aprì al popolo russo.
L’icona di Maria è oggi conservata alla galleria Tret’jakov di Mosca e continua a rappresentare un punto di riferimento e una guida spirituale e morale per ogni cittadino.
Oggi come allora, nella guerra contro il malato e corrotto Occidente, la Russia cristiana, socialista e patriottica trionferà.