di Fabio C. Maguire
Nell’ottantesimo anniversario della vittoria di Stalingrado, il presidente russo Putin, giunto in città per omaggiare i patrioti caduti in battaglia, ha tenuto un discorso molto esplicito sull’attuale crisi geopolitica europea.
Il capo del Cremlino ha apertamente criticato l’operato della NATO, definendoli coloro che stanno armando l’Europa per una nuova guerra contro la Russia.
Essi stanno spingendo la Germania in un nuovo conflitto contro Mosca, “convinti di vincere sul campo di battaglia e con l’evidente obbiettivo di infliggerci una sconfitta clamorosa e strategica”.
“La Russia è costretta a respingere l’aggressione dell’Occidente collettivo e la minaccia del neo-nazismo ucraino”, così il presidente russo si è rivolto alla platea.
Sembra che la storia si stia ripetendo e dopo esattamente 80 anni, “ecco nuovi carri tedeschi, con noti emblemi a forma di croce sulle loro piastre corazzate, minacciare i confini e il popolo russo”.
Le conclusioni sono suonate come chiari avverimenti all’Europa, ossia che una “nuova guerra contro la Russia non finirebbe con l’uso dei carri armati ma andrebbe ben oltre.”
Infatti recentemente sempre Putin ha affermato che sarebbero disposti a tutto pur di “mantenere salvi e al sicuro i propri confini e territori storici”, impedendo a chiunque di mettere a repentaglio la stabilità e la sicurezza del Paese.
Alla conferenza commemorativa ha partecipato anche il ministro degli Esteri Lavrov.
Il ministro è intervenuto riprendendo le critiche di Putin all’Occidente e contestando altresì alla NATO di fornire direttamente militari all’Ucraina.
Infatti il ministro ha fatto riferimento alla consegna di nuove e moderne armi all’esercito ucraino che richiederebbero una preparazione e un addestramento troppo lungo e complicato, ne deriva il fatto che solo soldati esperti e già istruiti all’uso possano pilotare e maneggiare i nuovi armamentari.
“Questi militari, appartenenti ad eserciti regolari di Paesi europei, verrebbero congedati e registrati come mercenari con un certificato adeguato.”
In poche parole Lavrov ha voluto sottolineare il fatto come la NATO stia continuando ad aumentare il livello di scontro e stia partecipando attivamente al l’operazione anti-russa in Ucraina.
Contro l’aggressione imperialista americana e dei suoi vassalli europei, si oppone la dura e patriottica resistenza russa.