La città di Torino chiede intervento del Ministro Nordio per salvare la vita ad Alfredo Cospito e la revoca del 41 bis.
Il consiglio comunale di Torino chiede la revoca del 41 bis per l’anarchico Cospito
In Sala Rossa passa un documento che sollecita il ministro della Giustizia Nordio a rispondere in tempi brevissimi all’istanza per la revoca del carcere duro. Approvato in Sala Rossa, questo pomeriggio, un ordine del giorno firmato dal consigliere Silvio Viale che, pur senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria, chiede al ministro della Giustizia Nordio di rispondere in tempi brevissimi all’istanza presentata per ottenere la revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito, il detenuto in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso. Per il firmatario del documento, «è una soluzione necessaria per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni di salute di Cospito, attraverso la concreta applicazione dell’articolo 27 della Costituzione» che sancisce in modo inequivocabile come: «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità». Detenuto dal 2012, Alfredo Cospito si trova attualmente nel carcere di Sassari dove ha iniziato da quasi cento giorni lo sciopero della fame per protestare contro il regime carcerario al quale è sottoposto. «Ha già perso quasi 40 chili, consumato i depositi di grasso e la sua muscolatura va riducendosi verso un catabolismo muscolare irreversibile. Ulteriori peggioramenti fanno temere per la sua vita, avendo superato limiti che hanno già causato, nella storia recente, la morte di altri detenuti in condizioni simili alle sue».
L’ordine del giorno è stato approvato con 27 voti favorevoli e 1 astenuto.