Nel misero tentativo di voler assegnare un finto “bollino di qualità” al suo movimento politico il leader di Italia Sovrana e Popolare tradisce le sue risapute radici massoni, e questo la dice assai lunga sull’affidabilità ideologica di questo (presunto) esponente del Fronte del Dissenso
Bisogna riconoscerlo, la dialettica e l’ironia sono doti indiscusse di Francesco Toscano, leader di Italia Sovrana e Popolare nonché uno dei personaggi di riferimento del dissenso collegato al c.d. “mondo no-vax”, tanto da renderlo personaggio assai scomodo da invitare (ed infatti non lo invitano più) nei vari talk-show della televisione di regime, dove i diversi “plotoni d’esecuzione” appositamente convocati ed in rapporto costante di almeno 4 contro 1 non sono mai riusciti a metterlo in difficoltà, uscendo dunque da questi rari confronti con le classiche pive nel sacco.
Che Toscano sia persona culturalmente assai preparata, nonché forte delle sue ragioni che lo vedrebbero opporsi al criminale strapotere di BigPharma, noi lo avevamo già appreso dall’estate del 2021 allorquando tenne un comizio scendendo in piazza con il Movimento 3V di Luca Teodori, ed aggiungo che lo avremmo anche ascoltato volentieri se il suo amico bolognese non avesse invece preferito fare il furbino (contravvenendo ai patti prestabiliti con altri promotori della medesima manifestazione), dando così una chiara connotazione elettorale ad un evento di Popolo che, invece, voleva esprimere un dissenso senza sottostare a nessuna bandiera che non fosse quella del Tricolore.
In tali circostanze alquanto “perculatorie” (passatemi il termine) qualche animo arrivò dunque inevitabilmente a scaldarsi e volò anche qualche parola di troppo, lo ammettiamo, ma questo Toscano non deve comunque mai avercelo perdonato e così, mentre dall’asfalto rovente di quei giorni spuntavano orgogliosi i primi germogli di quella oggi è diventata ITALIA LIBERA, il buon Francesco sceglieva invece di svincolarsi dagli iniziali compari emiliani per andare successivamente ad abbracciare Marco Rizzo, con il quale creare una nuova compagine politica e spaccare ancor di più il Fronte del Dissenso.
Fatta questa doverosa premessa sul personaggio in questione, ciò che oggi ci preme davvero porre all’attenzione di chi ha la bontà di leggerci è questo suo post apparso pochi giorni fa nel quale – oltre a montare la più spudorata delle “supercazzole” – a ns. avviso dice molto di lui oltre che della sua totale malafede verso gli accadimenti del 9 ottobre 2021 poi sfociati nell’assalto-farsa alla Cgil, del quale lo stesso Toscano non pare conoscerne gli attuali sviluppi processuali e che l’eversione di cui va cianciando non l’hanno ancora rintracciata neppure con il GPS.
Si perché tra furbeschi ghirigori di parole e fumosi asserimenti alla buttiamola in caciara, ciò che in buona sostanza Toscano vuol dire ai suoi “follower” è che (a detta sua e di non meglio precisate fonti) nei confronti del suo stesso movimento politico sussisterebbero addirittura tentativi d’infiltrazione da parte di persone appartenenti a movimenti considerati eversivi dalla Magistratura, nonché coinvolti con i disordini di Viale del Muro Torto, ma nel far ciò si tradisce chiamandoli senza mezzi termini “elementi in sonno”, ovvero utilizzando un’espressione tecnica quanto tipica della Massoneria con la quale infatti si definiscono quegli affiliati che non prendono più parte agli incontri ed alle iniziative, ma che nelle file di questa organizzazione occulta ne fanno tuttavia parte.
Sul punto chiariamo subito che essere massoni in Italia non costituisce reato (e purtroppo mi sento di aggiungere) ma dei suoi precedenti e/o attuali rapporti con la “Libera Muratoria” il buon Toscano non ha mai fornito spiegazioni convincenti, mentre al suo attivo curriculare risulta il ruolo non certo secondario che ha avuto anni addietro nel fondare il Movimento Roosevelt, altra “illuminata associazione culturale” che non ha mai fatto mistero d’ispirarsi al credo massonico (d’altronde Franklin Delano Roosevelt massone lo era mani e piedi) senza considerare che la Calabria – regione in cui Francesco Toscano è nato e cresciuto – è terra storicamente “votata” alla Massoneria, e tutto questo qualcosa vorrà pur dire senza voler lasciare troppo spazio ad una semplice insinuazione.
Qual è dunque la sostanza del messaggio social in questione?
Nulla, nessuna, senza alcuna consistenza; in altre parole soltanto un miserrimo tentativo di dare una sorta di rassicurante “bollino di qualità” ai membri paganti di un partito/movimento che dalle elezioni del 26 settembre è uscito con le ossa rotte, e che ora non trova di meglio da fare che il dar addosso a chi il dissenso realmente lo sostiene, lo diffonde e lo promuove anche sotto il profilo critico-culturale con un proprio quotidiano e con propri convegni, il tutto alla luce del sole, quella che nei sempre molto “esclusivi” covi massonici invece scansano atterriti così come Dracula scanserebbe un Crocifisso.
Lo ripetiamo, essere massoni o l’aver a qualsiasi titolo fatto parte della Massoneria non è comunque titolo di reato nell’Italia del 2023, come non lo è stato negli anni precedenti a partire dal Dopoguerra, ma cosa sia per noi oltre che per questo disgraziatissimo Paese la c.d. “libera muratoria” lo abbiamo abbondantemente esposto in un articolo apparso proprio su L’ITALIA MENSILE del 10 settembre u.s. dal titolo: <<Dalla ”P2” di Gelli all’attuale ”Grande Oriente D’Italia”. La Massoneria italiana rivela il suo ruolo occulto al servizio del Globalismo>>, un pezzo del quale del quale non smentiamo neppure una virgola e che invitiamo caldamente a leggere qualora Vi fosse sfuggito.
Detto ciò – caro Francesco Toscano – qui ed essere “in sonno” per penetrare nel tuo movimento NON ci siamo certo NOI di ITALIA LIBERA e tantomeno ci sono nostri simpatizzanti, i quali hanno già scelto da quale parte stare nel portare avanti la loro lotta anti-globalista; una parte che non è certo quella tua e men che meno dei tuoi (attuali o ex?) carissimi amici “grembiulati”.
D’altro canto è dai tempi di Giuseppe Mazzini (ammesso che Mazzini massone lo fosse realmente) che la Massoneria ha fatto assolutamente nulla per l’Italia e gli italiani con non fossero quelli delle élite, dei potentati politico-economici nonché delle trame diversamente eversive della P2 di Licio Gelli, mostrandosi dunque per quello che è nella sua reale natura vilmente infida, schifosamente opportunistica e smaccatamente settoriale.
Perché mai una parte del mondo del dissenso debba perciò continuare a dar credito ad uno che di cristallino ha soltanto l’eloquio davvero non lo si comprende, ma l’importante è per noi il saper comunque “leggere tra le righe” le mire – oltre che le parole – di certi personaggi, contrastandoli perciò sul piano politico e su quello dei fatti affinché un domani non trovino comunque il modo di giungere ad un ruolo pubblico di potere utilizzando una via alternativa (ma comunque sempre affine) da quella loro insegnata dai “Gran Maestri” di turno.
di Pamela Testa