O meglio la rivisitazione in chiave moderna di Davide contro Golia.
Il dramma crime di Netflix “Storia di un uomo d’azione” racconta la vita dell’anarchico spagnolo con sede a Parigi Lucio Urtubia.
Un muratore, un rapinatore di banche e un falsario: Urtubia diventa una voce popolare per il movimento anarchico mentre combatte le più grandi banche del mondo.
Lucio Urtubia nutriva una sorta di risentimento contro le banche da quando queste rifiutarono un prestito per acquistare la morfina a suo padre morente.
Ma da ragazzino non aveva ancora il carattere per emergere ma quando si trasferisce a Parigi conosce un movimento anarchico.
Crescendo con altri anarchici mentre svolgeva un lavoro come muratore, Lucio diventa una voce feroce per l’ideologia.
Presto inizia a rapinare banche con Quico Sabaté e ogni volta aiuta il movimento con 1/3 del bottino.
Tuttavia, quando la polizia si avvicina, deve separarsi da Sabaté e avviare un piccolo gruppo incentrato sull’esproprio bancario.
Con l’aiuto di Arturiano, Patrick e Petite Jeanne, Lucio inizia a espropriare le banche con banconote false.
A lavorare al suo fianco c’è la sua nuova fidanzata Anne, un altro spirito ribelle e donna intelligente.
Successivamente, la polizia lo arresta e deve trascorrere un periodo in prigione, durante il quale salva un altro detenuto di nome Charlie e fa amicizia con lui.
Dopo il suo rilascio, i suoi sforzi anarchici si raffreddano e si concentra su sua moglie Anne e sua figlia Juliette.
Otto anni dopo, tuttavia, l’uso crescente di assegni dà a Lucio l’idea per un’altra operazione di esproprio e per aiutare altri anarchici.
Falsifica assegni con i suoi amici e altri anarchici e guadagna rapidamente notorietà.
I dirigenti della City Bank (banca presa di mira da Lucio) inviano un loro uomo di fiducia a Parigi per affrontare il problema in questione.
Il viso soddisfatto di Lucio quando l’impiegata cambia il suo assegno finto è un inno contro l’usura e la tirannia finanziaria, un ghigno di sfida al capitalismo e alla società dello sfruttamento.