Vogliamo chiarire alcune posizioni!
Non siamo di destra!
La destra è storicamente liberale, liberista, borghese, reazionaria.
Oggi è Giorgia Meloni, Nato, atlantismo, battaglione Azov!
Non siamo di sinistra!
Perché storicamente ha tradito le masse popolari a favore della finanza internazionale.
Oggi è deep state, palazzi del potere, salotti radical-chic, sindacati corrotti, liberal e diritti sociali svenduti per fantomatici diritti civili.
Destra e sinistra sono alternanza senza alternativa, due facce del globalismo, del capitalismo e dell’imperialismo.
Sono il neo-colonialismo occidentale.
Rispetto a questo non solo ITALIA LIBERA si pone in contrapposizione allo scontro destra-sinistra, ma rifiuta ogni discussione storica e politica al riguardo, volta le spalle al 900 e a tutte le sue fallimentari e velenose ideologie.
ITALIA LIBERA, partito del popolo, partito della rivoluzione, partito di movimenti, inclusivo, plurale, anti-ideologico, pragmatico e alternativo al sistema, si pone IN MEZZO, IN ALTO, IN… SORGENTI.
Forti del concetto di trincerocrazia, potere a chi sta in trincea, potere della prima linea, siamo pronti a porci come guida teorica, politica, militante e aggregativa del fronte di liberazione popolare e nazionale che oggi dice no alla guerra, al governo di guerra, all’Economia di guerra e a tutta l’agenda di Davos!
Da 31 mesi siamo oltre l’ostacolo contro il golpe globale del Greta Reset, contro il capitalismo terapeutico prima e guerrafondaio ora, dando voce ad un popolo, vasto, non omogeneo e plurale che spontaneamente aveva compreso tre cose fondamentali: la fine dele ideologie; l’attacco alle libertà personali, collettive e nazionali; lo scontro tra popolo e globalismo, dominati e dominanti.
Rispetto a questa nuovissima situazione di sfruttamento del capitalismo contro popoli e lavoratori abbiamo deciso che era tempo di cambiare posizione.
In mezzo: perché nel mezzo c’è il giusto. Perché era ed è tempo di sintesi!
Di far fare pace a Don Camillo e Peppone, perché il dato cristiano-culture, quello patriottico e nazionale, quello sociale, popolare e comunitarista non dovevano più contrapporsi, ma contrariamente abbracciarsi e fare sintesi in visione anti-globalista.
In mezzo alla gente, al popolo, tra i lavoratori, nelle borgate e nelle periferie. In mezgli studenti, agli ultimi. Nelle lotte sociali e libertarie.
In alto: al di sopra dei vecchi scontri e schieramenti ideologici. Oltre il 900, più alti delle beghe volute dal regime, in alto e distaccati rispetto le posizioni ideologiche, in alto perché solo da quella posizione si vede il futuro e si rompe col vecchio.
In alto perché quando si è prima linea tutto si vede dal punto più alto!
In… sorgenti: per un fronte di liberazione italiano. Per una nuova insorgenza popolare contro tutti i poteri forti che opprimono e sfruttano.
Rispetto a questo nuovo piano, premettendo che siamo perennemente “lavori in corso!” lanciamo una sfida a 360 gradi: una nuova teorie rivoluzionaria; la costruzione del Partito del Popolo; vincere!
ITALIA LIBERA non si pone né gabbie teoriche culturali, né limiti.
ITALIA LIBERA è Monsignor Viganò ed il Patriarca Kirill; è Costanzo Preve e Diego Fusaro e Alexander Dugin. È il Tricolore nelle piazze contro lookdown, apartheid del Green pass e contro la guerra. È le lotte nelle borgate, per il diritto alla casa! È ogni bandiera innalzata contro l’imperialismo e il capitalismo!
La rivoluzione è cominciata…