Quella in atto non è solo una guerra di aggressione della Nato contro la Russia, ma uno scontro aperto tra il globalismo e la Russia di Putin!
Tra il capitalismo internazionale, con capitali a Washington e nella City, e Mosca, oggi faro di libertà, simbolo della resistenza al neo-colonialismo.
La guerra per procura che la vittima Ucraina sta combattendo contro l’Orso dell’Est è parte di quel golpe globale che ha come obiettivo tutti i popoli liberi.
Putin, la Russia ed i russi non stanno combattendo solo per loro, ma per tutti i popoli del mondo che non vogliono più vivere sotto la tirannia delle menzogne dell’Occidente, schiacciati da un capitalismo senz’anima, strozzati dall’usura della grande finanza, sottomessi al pensiero unico dominante.
Da una parte, con americani, inglesi e ucraini, c’è il grande Capitale, la finanza speculativa, Gates, Soros, Draghi, Meloni, Letta, Fedez, Damiano dei Maneskin e Mahmoud … dall’altra la sovranità, il popolo, il comunitarismo.
Non solo…
Putin indica anche una via teorica, dottrinaria e politica, che uccide il ‘900 e manda in pensione le ideologie.
Putin è sintesi di Fede Cristiana, amor patrio e socialismo comunitario.
Non a caso in Russia vediamo sventolare le bandiere con i volti di Nostro Signore Gesù Cristo e quelle giallo-nere di San Giorgio, simboli di religiosità e cristianesimo, innalzate insieme al tricolore nazionale, simbolo di appartenenza, patriottismo e sovranismo, con a fianco, spesso, quelle bandiere rosse che rappresentano popolo, lavoro e, per loro, anche potenza ed unità.
Putin ci detta la linea, la indica a tutti i popoli in lotta per la propria libertà.
Putin è resistenza e rivoluzione, un esempio per tutti i movimenti di liberazione nazionale.
Putin è una bandiera anti-imperialista: ci sta mostrando che l’unione tra sacro, suolo e lavoro è la nuova dottrina della resistenza al Great Reset.
Italia Libera vuole innalzare crocefissi e indossare rosari, sventolare il Tricolore e lottare per il comunitarismo e l’unità popolare, così come il popolo russo.
Così come quello cubano, venezuelano, irlandese, siriano, palestinese… così come tutti i popoli che stanno spezzando le catene globaliste e difendendo la logica e l’identità che gli appartiene.
Figli della stessa rabbia, dello stesso amore, dello stesso Cielo.
di Giuliano Castellino
Meravigliosi e ricchi di contenuti tutti gli articoli pubblicati su l’Italia mensile che seguo e con divido con tutti i miei contatti, anche se da abbonato ho ricevuto solo il numero di gennaio 2022 e nonostante avessi segnalato un tale disguido.
Ci dispiace del disguido, ma abbiamo più volte cambiato responsabili degli invii.