di Diego Fusaro
La finta libertà della società dei mercati
La società dei mercati si celebra senza posa come il regno della libertà, diverso e superiore rispetto a tutte le forme storiche che l’hanno preceduto.
Eppure, a un’analisi non convenzionale, il mondo della Tecnica si presenta come l’impero di una grigia oppressione dei cittadini ridotti a sudditi, marionette del modo della produzione e del consumo.
Senza esagerazioni, la cosiddetta “società aperta” encomiata da Popper coincide con la società più chiusa della storia umana, quella che sempre più sta assumendo le sembianze di una società di controllo totale. Il concetto di “tolleranza repressiva” messo a tema da Herbert Marcuse permette ancora oggi di cogliere molti aspetti di una società che si predica libera e tollerante e che, a ben vedere, sempre più viene configurandosi come un totalitarismo glamour, che a differenza dei precedenti non si limita a opprimere le libertà: le sfrutta, mettendole a profitto.