L'Italia Mensile

Russia e la forte presenza in Siria

di Ramona Castellino

La Federazione Russa avvicina le sue truppe ad Israele.

Negli ultimi tempi l’esercito russo ha creato l’ottavo avamposto di osservazione sulle alture del Golan, proprio di fronte alla “zona di separazione” tra la Siria e Israele.

Schierando i suoi militari in Siria, la Russia si ritrova di fatto ad un chilometro dallo stato ebraico.

In uno schacchiere così delicato, oggi gli Stati Uniti hanno attaccato i gruppi filo-iraniani in Siria come ritorsione agli attacchi contro i militari americani, dichiarando che non ne tollereranno di futuri.

Resta comunque da vedere quali saranno i futuri scenari che si prospetteranno dal 20 gennaio, data in cui Donald Trump tornerà alla Casa Bianca.

Non è assolutamente un mistero la contrapposizione tra Trump e le amministrazioni che lo hanno preceduto, da Obama in poi, non amando questo genere di impegno militare in Medio Oriente.

Nella scorsa presidenza Trump si era scontrato già con il Pentagono, chiedendo un ritiro rapido e totale dei militari Usa da quei territori.

Vedremo se ancora una volta Donald Trump riuscirà a scardinare quel globalismo imperialista che grazie alle “endless wars” ha gettato nel caos l’intero Medio Oriente.

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