L'Italia Mensile

FUORI LA NATO DALL’ITALIA!

Antonio Catalano

Ieri (sabato, ndr) ho partecipato alla manifestazione contro la guerra indetta dal Comitato Ripudia la Guerra.

Una bella sorpresa constatare che si era molti di più di quanto si prevedesse, specialmente considerando che contemporaneamente si teneva la manifestazione indetta dalla Rete Disarmo e Pace.

Solo gli ingenui possono pensare che si tratta di un inutile spreco di risorse e che sia stata l’ennesima occasione mancata per “unire le forze”.

Tra le due manifestazioni c’era una distanza abissale, solo apparentemente negata dal ricorso alla parola “Pace”.

In quella della Rete confluiva l’intera sinistra che usa ora Landini come testa d’ariete contro un governo ritenuto pericoloso, mentre non lo era affatto quello di Draghi che abbracciava il segretario della Cgil mentre il suo governo confezionava pacchetti a sostegno di Zelensky, cioè della Nato.

Nella manifestazione di Ripudia la Guerra uno degli slogan più gridati era invece proprio “Fuori l’Italia dalla Nato-Fuori la Nato dall’Italia!”.

Reclamare la pace senza fare i nomi e cognomi di chi questa pace insidia è l’insopportabile opportunismo di chi maschera le proprie gravi responsabilità.

La guerra nei vari scenari mondiali oggi non è frutto della cattiveria umana né di governi “autoritari” che vogliono “reintrodurre il fascismo” ma è la conseguenza della feroce determinazione del “democratico” bellicismo Nato/Usa di arrogarsi d’essere i padroni del mondo.

È la Nato/Usa a minacciare ovunque la pace dei/tra i popoli.

È stata la Nato/Usa a utilizzare l’Ucraina del fantoccio Zelensky per estendere il suo tallone di ferro a oriente.

È la Nato/Usa ad armare la giunta criminale e genocida dello stato sionista.

Ma il mondo sta cambiando.
I Paesi riunitisi a Kazan indicano la strada da seguire: fine dell’unipolarismo Usa e apertura a un mondo multipolare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *