Marco Rizzo
«Utero in affitto: vogliamo dire cosʼè?
È la mercificazione delle donne, principalmente, è un uso classista e razzista delle donne, sempre povere e del terzo mondo, perché i desideri non sono diritti…
Avere un figlio è un desiderio, legittimo: ma non è un diritto che io lo abbia, e se non lo posso avere adottando, se non lo posso avere normalmente per qualche motivazione, non è che io devo pretenderlo come un diritto, e devo, per arrivare a questo diritto, pagare – lautamente, e quindi se sei povero questo diritto non ce lʼhai – una donna, in genere del terzo mondo, povera…
E poi il diritto della madre di tenersi il figlio, e il diritto del figlio di conoscere la madre?
I Comuni italiani normalmente regolamentano la vendita dei cuccioli di cane dopo il terzo mese, per mantenere quella particolare “chimica” che si crea tra la madre ed il cucciolo.
Vale per i cani, ma non vale per gli esseri umani?
Lʼutero in affitto è una delle cose più terribili, che arriva allʼeugenetica: e se il figlio ha un handicap, che fanno? Lo restituiscono?…
È fallato?…
I nipotini del dottor Mengele potevano ragionare in questo modo: sono nazisti veri»