L'Italia Mensile

SUPERBONUS? SUPERENDITA!

Di Carla Peroni

Ci siamo.
Il Parlamento ha approvato la mozione della maggioranza sul piano strutturale di bilancio.

Il documento del centrodestra è passato in scioltezza con 183 voti a favore (ne bastavano 151) con l’aiuto dei sempre fedeli di Azione e Italia Viva, che evidentemente non hanno ben capito cosa significhi fare e stare all’opposizione.

Il ministro Giorgetti, nel parlare del futuro del nostro Paese, ha detto che “stiamo diventando una società signorile di massa, cresce il Pil pro capite degli italiani ma non dell’Italia” che tradotto vuol dire che aumenta il potere di acquisto ma che gli italiani non spendono più, anzi risparmiano.

E non sia mai, Ministro Giorgetti, che in tasca degli italiani resti qualcosa per campare, dati gli aumenti ingiustificati di bollette e beni di prima necessità!

Assunto questo, che pensa di fare ora la brillante mente del Ministro?

Una cosa semplice semplice, che in realtà avrebbe dovuto essere fatta contestualmente al superbonus: rivedere le rendite catastali degli immobili che hanno usufruito del suddetto bonus.
Ovviamente al rialzo, perché ora questi immobili passeranno di categoria e questo avrà ovviamente impatto sulle tasse, sia che esse siano prima o seconda casa.

Sulla prima casa l’impatto sarà “indiretto” in quanto non si pagherà di più ma l’aumento della rendita catastale porterà “solo” all’incremento dell’isee e inciderà sul reddito lordo ai fini Irpef (in questo secondo caso potrebbero sorgere dei problemi ulteriori);

Sulle seconde case invece l’aumento delle imposte sarà proporzionale all’aumento della rendita catastale, in caso di rivendita prima di 10 anni dal bonus, è prevista un’imposta sul Capital Gain, aumenti di imposte di registro ecc.

Lascio a voi lettori immaginare le ripercussioni sugli affitti, già ori carissimi e fuori da ogni logica di mercato.

Del resto siamo una società signorile di massa, mangeremo brioches e pagheremo l’ennesima tassa.

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